Bisognerà ancora attendere per avere una legge federale sui cani pericolosi. Il Consiglio nazionale ha affossato il progetto con 95 voti contro 81 e 7 astensioni respingendo la proposta della conferenza di conciliazione. Essa chiedeva di sacrificare i divieti cantonali di alcune razze in favore di norme nazionali.

In un primo tempo il testo era stato accettato tacitamente. Gli oppositori a questa concessione hanno però chiesto, tramite una mozione d’ordine, di andare al voto, il quale si è rivelato fatale per il progetto di legge. Le opposizioni sono venute sia da destra che da sinistra. A coloro che respingevano sin yall’inizio una legislazione nazionale, si sono infatti aggiunti i contrari alle concessioni sui divieti cantonali.

Con il voto odierno la Camera del popolo conferma la linea seguita finora. Essa ha sempre preferito lasciare che fossero i cantoni ad adottare misure più restrittive rispetto a quelle previste a livello nazionale. Undici di loro hanno col tempo redatto liste di razze potenzialmente pericolose. Alcuni, come Ginevra e Vallese, hanno invece istituito l’obbligo di un permesso per possedere un molosso.

Il Consiglio degli Stati si era invece sempre espresso in modo opposto, preferendo una legislazione nazionale senza eccezioni cantonali.

Dopo il voto odierno resta aperta la questione del nuovo articolo costituzionale che permette alla Confederazione di legiferare sulla “protezione dell’essere umano contro le ferite provocate da animali detenuti dall’uomo”. L’articolo, che deve fungere da base legale alla legge, è già stato adottato dalle due Camere, ed è inserito nelle votazioni finali previste alla fine di questa sessione. I parlamentari dovranno ora decidere se affossarlo o mantenerlo. Nel secondo caso, dovrà essere sottoposto a votazione popolare.