Iniziativa “Per un’AET senza carbone”: per l’ennesima volta, il Consiglio di Stato – scrivono i Verdi del Ticino – intende sabotare un’iniziativa popolare facendosi beffe dei diritti popolari.

Nel giugno 2010 i Verdi hanno consegnato circa 12’000 firme contro la partecipazione di AET alla centrale a carbone di Lünen. Allora si trattava di reagire immediatamente, come aveva subito auspicato la stessa AET per bocca del suo presidente, in modo da permettere al popolo di esprimersi già a novembre.

Tecnicamente tutto ciò era fattibile, in quanto non sarebbe stata certamente la prima volta che il Governo chiede a una commissione di esprimersi entro un mese di tempo.
L’urgenza – si legge nella nota stampa de I Verdi – era dettata dall’esistenza di una clausola nel contratto di partecipazione che permette ad AET di ritirarsi dall’investimento a Lünen entro fine 2010. Oltre questo termine il suo disimpegno rimane fattibile, ma a costi probabilmente superiori. L’esistenza di questa clausola è stata recentemente confermata dal Governo in risposta all’interrogazione dei Verdi “Quanto costerà ad AET un voto ritardato sull’iniziativa Per un’AET senza carbone”.

Nella stessa risposta la strategia del Governo appare chiarissima e cinica: da un lato prendere tempo per posticipare la votazione a dopo le elezioni cantonali di aprile 2011, evitando così una sconfitta annunciata soprattutto per il PLR, che ha difeso sin dall’inizio l’opzione carbone. Dall’altro lato giocare la carta della non ricevibilità dell’iniziativa, malgrado la stessa sia stata attentamente studiata e sottoposta a un parere di un esperto di diritto.

La commissione ha, con tutta evidenza, trovato l’uomo giusto per questo discutibile lavoretto: ha infatti incaricato il professore Andreas Auer di stilare una perizia. Orbene, il professor Auer è lo stesso personaggio che riuscì a sostenere la tesi secondo la quale l’iniziativa cantonale presentata nel Canton Ginevra “Fumée passive et santé” fosse anti-costituzionale, tra l’altro contestando che il fumo passivo nuoccia alla salute! La sua posizione è poi risultata insostenibile quando si è scoperto che la perizia era stata commissionata nientemeno che dalla Japan Tobacco SA, che commercializza le marche Camel e Winston!

Ogni commento appare superfluo. Pur di non rimediare una scoppola in votazione popolare – conclude la nota stampa degli ecologisti ticinesi – ci si rivolge a un personaggio senza morale e senza scrupoli per inventarsi una non ricevibilità dell’iniziativa ‘Per un’AET senza carbone’. Perizia che darebbe l’ennesimo alibi per affossare l’iniziativa in Gran consiglio agli stessi partiti che avevano sostenuto la partecipazione di AET all’impianto di Lünen in Parlamento.