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Svizzera-UE. Pari trattamento per gli autisti

18a riunione del Comitato misto sui trasporti terrestri

Il Comitato misto Svizzera-UE sui trasporti terrestri ha convenuto di integrare parecchi regolamenti e direttive dell’Unione europea nell’allegato 1 dell’Accordo sui trasporti terrestri. Il recepimento di questa normativa garantisce in particolare la parità di trattamento degli autisti svizzeri con i loro colleghi dell’UE.

Il Comitato misto ha tenuto la sua 18a riunione venerdì a Berna. L’Accordo sui trasporti terrestri prevede il recepimento, nell’allegato sopra citato, di atti giuridici pertinenti dell’UE se nel diritto svizzero sono entrate in vigore disposizioni equivalenti; ciò è già avvenuto per cinque regolamenti e direttive (1).

La Svizzera ha deciso in particolare di recepire il regolamento sull’armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada. Recentemente l’UE ha abrogato l’obbligo per gli autisti che eseguono trasporti internazionali di persone a titolo professionale di assolvere il giorno di riposo settimanale dopo 6 giorni di guida. La reintroduzione di un termine di 12 giorni, come applicato dalla Svizzera e previsto dall’Accordo europeo del 1970 relativo alle prestazioni lavorative degli equipaggi dei veicoli addetti ai trasporti internazionali su strada (AETR), ha permesso di integrare questo regolamento nell’Accordo sui trasporti terrestri.

Le altre norme recepite concernono l’adeguamento tecnologico dell’apparecchio che controlla gli spostamenti dei mezzi pesanti, il controllo tecnico dei veicoli, le condizioni per il trasporto di merci pericolose su strada e su rotaia come pure i requisiti di sicurezza applicabili alle gallerie della rete stradale transeuropea.

Le delegazioni svizzera ed europea hanno infine adottato il rapporto 2009 dell’Osservatorio del traffico Svizzera – UE, che attesta un calo del 14,9 per cento rispetto al 2008 del volume di trasporto nella regione alpina (tra Ventimiglia in Italia e il Wechsel in Austria). La riduzione, imputabile alla crisi economica, ha interessato sia i trasporti stradali che ferroviari.

La delegazione svizzera era guidata dal direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), Peter Füglistaler, e la delegazione europea da Enrico Grillo Pasquarelli, direttore per i trasporti terrestri alla Commissione europea. La prossima riunione del Comitato è prevista nel mese di giugno 2011 a Bruxelles.

Redazione-cro

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