IL segretario generale

“Ho appena letto – scrive oggi il Segretario generale del consiglio d’Europa – il rapporto dell’Assemblea sulle persone vittime di trattamenti inumani e sul traffico illecito di organi umani in Kosovo, preparato dal relatore dell’Assemblea Dick Marty”.

“Il progetto di rapporto contiene diverse accuse estremamente gravi. Le implicazioni che esse comportano suscitano in me preoccupazione e ritengo che simili accuse non debbano restare in sospeso. È indispensabile che siano confermate o smentite da un’indagine giudiziaria adeguatamente condotta. È per tale ragione che invito tutte le autorità competenti, comprese quelle internazionali, a fare il possibile per accertare la verità sui fatti”.
Fra gli accusati dal rapporto Marty figurano anche l’attuale premier kosovaro Hashim Thaci, che ha appena vinto le elezioni e il suo consigliere politico, con responsabilità per il settore della Sanità, Shaip Muja.

Il problema del traffico di organi era già stato sollevato a suo tempo da Carla del Ponte nel suo libro “La caccia. Io e i criminali di guerra”.
Un libro che aveva sollevato molte polemiche e che la Del Ponte (allora ambasciatrice in Argentina) non aveva potuto promuovere pubblicamente per ordine della Consigliera federale Micheline Calmy-Rey.
Anche il governo di Belgrado aveva cercato di bloccare la diffusione del libro con una lettera indirizzata al segretario generale dell’ONU e al Tribunale penale dell’Aja. Ora la denuncia viene rilanciata da Dick Marty e a giudicare dalle reazioni che in queste ore si susseguono, difficilmente potrà ricadere nuovamente nel dimenticatoio.