Dalle pagine del quotidiano romando Le Temps il Consigliere agli Stati ticinese Filippo Lombardi si esprime sulla chiusura di 900 giorni del tunnel autostradale del San Gottardo.

Il Ticino non può stare 900 giorni senza il tunnel del Gottardo – afferma Lombardi nell’intervista – Una notizia che non giunge nuova, in quanto era già stata evocata in occasione di un incontro fra l’Ufficio federale delle strade e le autorità di Uri e Ticino. Una notizia che adesso è ufficiale e preoccupa assai i ticinesi, che ancora si ricordano quando il tunnel era rimasto chiuso per due mesi nel 2001, a seguito del tragico incidente all’interno della galleria. L’idea di rivivere quella situazione per 900 giorni mette i brividi.

Lombardi prende atto che tecnicamente non è possibile pensare di eseguire un risanamento del tunnel a tappe ma ritiene che è necessario avere un collegamento nord-sud sicuro. Per questo si deve ricorrere ad un secondo tunnel autostradale. In seguito ognuno dei due tunnel verrà percorso in una unica direzione, con una corsia di emergenza. Così facendo si rispetta la Costituzione, non si aumenta la capacità e non si infrange l’articolo sulla protezione delle Alpi. Si potrebbe anche considerare quanto proposto dal canton Uri: invece di ristrutturare la galleria esistente si costruisce una nuova galleria, percorribile nei due sensi.

Ai funzionari dell’Ufficio federale delle strade che ritengono sia tardi per considerare una tale proposta (stimando che il tempo necessario alla costruzione di una nuova galleria va dai 15 ai 23 anni) Lombardi risponde che la tempistica è un’altra e che una galleria sarebbe pronta in tempi assai minori. Anche i costi, rispetto al primo tunnel, verrebbero ridotti, in quanto si andrebbe ad operare in un settore già conosciuto. Siccome la galleria esistente può restare operativa sino al 2025 c’è il tempo necessario a costruirne una seconda.

Lombardi ritiene che il trasporto delle vetture e dei camion sui treni non sia una buona idea, in quanto il costo sarebbe eccessivo. Le infrastrutture vanno aggiornate. Se si vuole assicurare una cadenza di transito di 7 minuti nelle due direzioni si devono adattare le stazioni di carico delle vetture a Airolo e a Göschenen e altre per i mezzi pesanti a Bodio e a Erstfeld, con costi ed investimenti stimati fra i 500 e i 600 milioni di franchi. Aggiungendo i 700 milioni necessari per risanare la galleria si ha un totale di circa 1.3 miliardi. E’ sicuramente più conveniente costruire un nuovo tunnel.

In tutto questo, ricorda Lombardi, non si deve dimenticare la preoccupazione del canton Grigioni per il rischio del trasferimento del traffico pesante sull’asse del San Bernardino.