Gli autori operano di regola singolarmente avvicinando le potenziali vittime per strada. Abitualmente agiscono in questo modo: si avvicinano alla vittima e gettano a terra delle monetine per farle credere che sia lei a perderle e, mentre si abbassa a raccoglierle, riescono a rubare denaro, portafoglio o gioielli (indossati). Oppure l’autore si avvicina alla vittima chiedendo se può cambiare un pezzo da 2 franchi (di regola quando si trovano vicino a parchimetri) e quando la parte lesa cerca la moneta nel portafoglio, l’altro riesce a sfilare delle banconote dal borsellino.
Recentemente, per incrementare notevolmente il bottino (dalle centinaia di franchi si passa alle migliaia di franchi), nel loro modo di agire i malviventi hanno introdotto una variante. Le potenziali vittime (come avvenuto a Bellinzona, Paradiso, Biasca e Mendrisio) vengono sorvegliate all’interno o all’esterno di uffici postali o banche mentre effettuano prelevamenti di denaro allo sportello o al postomat/bancomat.
Mediante questo tipo di “sorveglianza” i ladri individuano l’anziano che effettua un prelevamento importante per poi colpire nel modo descritto sopra. Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita la popolazione a prestare particolare attenzione quando si è avvicinati da questo genere di persone e ad allontanarsi velocemente.
Dopodiché la Polizia cantonale va subito avvisata, alfine di permettere l’identificazione dei malviventi e per reagire al più presto contro questi fenomeni criminali. In questo ambito si invita pure le vittime che non hanno ancora sporto denuncia a contattare la Polizia cantonale.
Infine, si consiglia agli anziani che intendono effettuare importanti prelevamenti presso gli istituti bancari e postali, di farsi accompagnare da un familiare o da una persona di fiducia.