Il 21 dicembre il premier ungherese Viktor Orbán ha fatto votare una legge che limita la libertà della stampa. L’Ungheria si prepara a diventare, il primo gennaio prossimo, presidente di turno dell’Unione europea. Perchè a Bruxelles nessuno vede la contraddizione di questa nomina?

Dieci anni fa l’Unione europea aveva inflitto sanzioni severe all’Austria, che si era ritrovata isolata quando il partito xenofobo di estrema destra di Jörg Haider era stato invitato a entrare in un governo di coalizione. Haider si era dovuto recare di persona a Bruxelles per garantire che lui e Adolf Hitler non avevano nulla in comune e che l’Austria, che stava morendo di vergogna, era un paese di brave persone.

Gennaio 2011, l’Ungheria che il primo ministro Viktor Orbán sta portando verso un regime autoritario ricoprirà per sei mesi la presidenza dell’Unione europea. Forte della maggioranza di tre quarti del Parlamento, Orbàn ha appena fatto votare una legge che gli permette di controllare e privare di mezzi economici i media che non si atterrano alle direttive del suo governo.
Contrariamente a quanto era accaduto dieci anni fa, di fronte a questa situazione perlomeno imbarazzante in Europa nessuno reagisce. I 27 Stati membri dell’Unione europea non reagiscono. Al Consiglio europeo nessuno pare preoccuparsi delle libertà ungheresi.
Di fronte alle difficoltà dell’euro, i vertici dello spazio comunitario sembrano essere diventati insensibili a qualsiasi altra tematica e anche la libertà della stampa passa in secondo piano.

(Fonte: Gazeta Wyborcza/Redazione)