Dopo l’Arkansas, la Louisiana, il Brasile, la Nuova Zelanda e la Svezia piovono uccelli morti anche in Italia, in provincia di Ravenna. A Faenza centinaia di tortore sono cadute nei pressi di una fabbrica di olii alimentari. Come nei casi precedenti il motivo di questa morte di massa rimane un mistero.
Nell’Arkansas gli scienziati avevano “risolto il mistero” degli oltre 3’000 merli caduti a terra nella città di Beebe attribuendo la causa ai fuochi d’artificio. Una spiegazione che non ha convinto tutti.
Ovviamente negli Stati Uniti è già psicosi di massa, con profeti e astrologi che imputano la moria degli uccelli agli eventi che precedono la fine del mondo, prevista il 21 dicembre 2012. La notizia poi che, a circa 200 chilometri dalla cittadina di Beebe, vi era stata la moria di decine di migliaia di pesci non ha aiutato a ritrovare il buon senso. La storia della maledizione degli uccelli (e dei pesci) morti ha ormai preso piede.

Nel tentativo di sfatare il pessimismo e queste assurde convinzioni molti scienziati parlano di eventi casuali e non collegati ma la verità è che fra quanto si dice per cercare di spiegare questi strani fenomeni non c’è una spiegazione convincente, nessuna che sia sostenuta da prove concrete.

Come detto, gli uccelli morti a Faenza sono caduti nei pressi di un’azienda di trasformazione alimentare dove mangiano anche piccioni, che però non hanno avuto alcun problema. Il Wwf ha escluso ipotesi dolose e pensa piuttosto ad una malattia (gli uccelli avevano l’interno del becco di un colore bluastro).