La Commissione di politica estera del Consiglio nazionale vuole ascoltare Dick Marty nella sua prossima riunione a fine gennaio, per ottenere informazioni più approfondite sul Kosovo. Il consigliere agli Stati ticinese, in un rapporto redatto all’attenzione del Consiglio d’Europa e pubblicato a metà dicembre, ha formulato pesanti accuse nei confronti dell’attuale dirigenza kosovara.


La commissione ha già letto il rapporto Marty e desidera approfondire le sue conoscenze prima di pronunciarsi, ha dichiarato oggi alla stampa la sua presidente Christa Markwalder (PLR/BE).
Nel documento Marty accusa i leader di etnia albanese dell’Esercito di liberazione del Kosovo (UCK) di essersi resi responsabili di un traffico di organi umani alla fine degli anni Novanta. Il parlamentare considera l’attuale Primo Ministro del Kosovo Hashim Thaci – che ha respinto le accuse indignato – un vero e proprio boss della criminalità organizzata. L’accusa di un traffico di organi espiantati a prigionieri di guerra serbi era stata lanciata nel 2008 da un’altra ticinese, Carla Del Ponte, ex procuratrice del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia, nel suo libro «Io e i criminali di guerra».
Le critiche formulate da Marty hanno suscitato polemiche riguardo al rapido riconoscimento del Kosovo da parte di Berna. Un riconoscimento che la Ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey ha tuttavia difeso anche dopo la pubblicazione del rapporto.