È ormai arrivata al 22% la quota di francesi che si dicono d’accordo con le idee del Fronte nazionale (Fn), l’estrema destra che nel prossimo week-end vedrà il suo leader storico, Jean-Marie Le Pen, passare la mano nel congresso di Tours.

La cifra è in aumento di 4 punti rispetto all’anno scorso, ma resta stabile in prospettiva, secondo l’istituto TNS-Sofres, per il quale l’immagine del Fn è in grande spolvero presso i simpatizzanti dell’Ump, la destra di governo del presidente Nicolas Sarkozy.

Quest’ultima tendenza è rafforzata anche dall’impennata della quota di elettori Ump (il 35%, +16 punti) che ritengono che il loro partito non dovrebbe, come è stato finora, precludere la possibilità di un’alleanza e comportarsi “secondo le circostanze”. L’8% ritiene che si debba procedere a un”‘alleanza elettorale globale”.
Nel 2002, la proporzione di simpatizzanti della destra di governo che era favorevole ad accordi con Fn era soltanto del 23%, oggi, complessivamente, risulta del 43%.

Quanto alle idee difese dal Fronte nazionale, il 63% degli interrogati pensano che “la giustizia non sia abbastanza severa con i piccoli delinquenti”, il 50% che “ci sono troppi immigrati in Francia” e il 49% che “si concedono troppi diritti all’islam e ai musulmani in Francia”.