Dopo l’attentato che sabato scorso a Tucson ha fatto sei morti e 14 feriti per mano del 22enne Jared Loughner, sono stati in molti a chiedersi cosa aspettasse Sarah Palin a rispondere alle accuse di aver istigato – attraverso la sua retorica politica particolarmente accesa – l’odio verso i deputati democratici del paese.

Dopo giorni di silenzio, ora l’ex governatrice dell’Alaska ha messo sul web un video di circa sette minuti, del quale riportiamo qualche passaggio:
“Come milioni di americani ho appreso della tragedia di sabato scorso in Arizona, e ho il cuore a pezzi per le vittime innocenti. Benché non ci siano parole capaci di riempire il vuoto lasciato dalla morte di un innocente, oggi soffriamo per i familiari delle vittime ed esprimiamo loro la nostra solidarietà.

La deputata Giffords e i suoi elettori stavano esercitando il loro diritto a esprimere liberamente le loro idee, celebrando così i valori fondamentali della nostra repubblica, riunendosi pacificamente in assemblea per stimolare il nostro governo. È imperdonabile e incomprensibile che un singolo uomo malvagio abbia preso quel giorno le vite di alcuni pacifici cittadini.

Ho assistito con perplessità, poi con preoccupazione e ora con tristezza, alle irresponsabili dichiarazioni di chi tenta di dare a qualcuno la colpa di questo terribile fatto. Le responsabilità su queste mostruosità iniziano e finiscono con chi le commette, non sono collettive.

Ci sono persone che sostengono che la colpa di questo crimine apparentemente apolitico sia la retorica politica. E sostengono che il dibattito politico si sia infiammato recentemente. Ma quando sarebbe stato meno infiammato? In un mondo ideale tutti i discorsi sarebbero civili e tutti i diverbi sarebbero cordiali. Ma i nostri padri fondatori sapevano che non stavano disegnando un sistema per uomini e donne perfetti.

Come ho detto lo scorso marzo in Arizona durante la campagna elettorale, sappiamo che la violenza non è una risposta. Quando minacciamo di prendere le armi, parliamo del nostro voto. Le nostre discussioni sono ricche di passioni, ma noi risolviamo le nostre differenze politiche alle urne, come abbiamo fatto due mesi fa e come la nostra repubblica ci permette di fare.