Passa sul filo di lana il referendumsull’accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori firmato il 23 dicembre scorso, da Fim, Fismic, Uilm, Ugl e Associazione quadri. Dopo quasi 10 ore di scrutinio, nei 9 seggi, oltre a quello del turno di notte, il risultato ha assegnato la vittoria al si’ con 2.735 voti, pari al 54,05%. Il no si e’ fermato a 2.325 voti, pari al 45,95%. Per la prima meta’ dello scrutinio, riguardante i seggi dove hanno votato gli operai addetti al montaggio, si era avuta una predominanza del no, poi con lo scrutinio del quinto seggio, quello degli impiegati, il risultato si e’ ribaltato. In totale i voti validi sono stati 5.060, mentre le schede bianche o nulle sono state 59. I votanti, quindi, sono stati 5.119, su 5.431 aventi diritto.

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L’affluenza al voto e’ stata del 94,2%, inferiore dunque rispetto a quella del referendum di Pomigliano. Lo scrutinio si e’ protratto oltre le attese, ed e’ durato oltre nove ore. Poco dopo l’inizio dello spoglio, il primo intoppo si e’ verificato relativamente al seggio 8, il secondo ad essere scrutinato, dove all’appello sembrava mancassero una cinquantina di schede. Il successivo riconteggio da parte della commissione elettorale ha pero’ verificato la regolarita’ del voto.

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Fino alla fine non e’ mancata suspance: durante lo scrutinio dell’ultimo seggio, si sono verificati momenti di tensione con il malore di un rappresentante della Fiom e la conseguente sospensione dello spoglio terminato oltre le 7 di questa mattina. La prevalenza dei “no” si e’ avuta nei primi quattro seggi scrutinati relativi al montaggio con 1.576 voti contrari e 1.386 a favore e nel seggio 2, uno dei due relativi alla lastratura, con 218 no e 202 si’. In totale, i “si'” degli operai delle carrozzerie di Mirafiori, senza il seggio relativo al voto degli impiegati, superano i “no” di 9 voti.

(fonte agi)