Riuniti ieri a Bruxelles per il vertice dell’Ecofin, i ministri delle Finanze dei paesi membri della Zona euro non hanno trovato un accordo sul rafforzamento finanziario del cosiddetto Fondo salva-Stati.

Nella sua edizione odierna il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung critica anche il fatto che si siano avviate discussioni su un tema quale l’aumento della capacità di questo fondo:
“Appare evidente che Bruxelles si aspetta che l’Irlanda, il Portogallo, la Spagna, l’Italia e il Belgio facciano ricorso ai miliardi del Fondo salva-Stati. Se questo accadrà allora interverranno nuove questioni: i pochi paesi ancora stabili della Zona euro potranno assumersi il carico di tutti i paesi deficitari senza l’intervento di costi aggiunti?

Gli elevati tassi d’interesse che la Commissione europea dovrà pagare per le obbligazioni comunitarie mostrano che i crediti costerebbero di più a Berlino, ai cittadini e alle aziende della Germania che non altrove.
Se i miliardi del Fondo salva-Stati servissero anche a coprire i prestiti contratti dagli Stati sovra-indebitati, questo significherebbe il ricorso all’emissione di euro-obbligazioni comuni. A questo punto l’Unione monetaria diventerebbe senza alcun dubbio l’Unione del debito.”