Nella vertenza che vede in primo piano Laura Sadis, oggi anche il Partito liberale radicale prende posizione, difendendo la propria Consigliera di Stato, senza tuttavia commentare la presa di posizione odierna dell’ex Direttore Paolo Rossi ne entrare nel merito della posizione di Sadis riguardo gli investimenti nella centrale a carbone di Lünen salvo affermare la necessità di un dialogo sereno in merito all’iniziativa.

Il Partito liberale radicale – si legge bella nota stampa – sostiene Laura Sadis che recentemente ha messo a fuoco alcune problematiche del passato in seno all’Azienda Elettrica Ticinese ( AET). L’intervista ha suscitato reazioni non sempre positive ed ha riaperto un dibattito che si trascina ormai da troppo tempo.
I temi sollevati – scrive il PLRT – non rappresentano in realtà nulla di nuovo perché sono già stati affrontati anche durante il dibattito parlamentare riguardante il rapporto sui rischi KPMG.

Il Partito liberale radicale riafferma la necessità di trarre gli insegnamenti dalle difficoltà gestionali del passato, già emerse e discusse in Parlamento con il rapporto della commissione di sorveglianza dell’AET. Va sottolineato a questo proposito che, essendo l’AET un’azienda pubblica, deve adottare una politica di assoluta trasparenza e rigore, riservate, per ovvie ragioni di concorrenza, le strategie aziendali. In questo contesto si chiede ad AET di
continuare nello sforzo intrapreso di miglioramento della collaborazione col Governo. Si tratta di assicurare a quest’ultimo, al Parlamento e al Paese, per le decisioni di loro competenza, i corretti elementi di valutazione, vista la complessità di un mercato in continua trasformazione.

Il Partito Liberale Radicale – si legge ancora – non intende sottacere ciò che è avvenuto in passato, ma richiama tutti i partiti presenti in seno al CdA di AET a volersi assumere soprattutto le proprie responsabilità per il futuro, nell’interesse di tutto il Paese.
Il Partito liberale radicale – conclude la nota stampa – riafferma pure la propria convinzione sull’esigenza di richiamare chiarezza e senso di responsabilità nel dibattito sul futuro dell’approvvigionamento energetico del Cantone. L’esame dell’iniziativa “per un futuro di AET senza carbone” è di grande importanza e dovrà svolgersi con la necessaria serenità e onestà di tutte le parti in causa.