Silvio Berlusconi non si presentera’ davanti ai magistrati titolari dell’inchiesta su Ruby nei giorni che erano stati fissati nell’invito a comparire: sabato 22 gennaio, domenica 23 e lunedi’ 24. Lo hanno comunicato i suoi legali, Niccolo’ Ghedini e Piero Longo, in una nota depositata in procura a Milano. La decisione era gia’ stata annunciata nei giorni scorsi ed e’ stata ufficializzata oggi.

NUMERO DI TELEFONO DI BERLUSCONI SU FACEBOOK, IN CENTINAIA CHIAMANO

Da ieri sera in centinaia stanno chiamando o mandando messaggi al numero di cellulare indicato come quello del presidente del consiglio. A pubblicarlo la pagina dal nome ‘Vergognarsi del proprio Presidente del consiglio‘ e quella del blog ‘Non leggere questo blog’. Su una foto pubblicata su queste pagine spunta il numero con la scritta “Dimettiti” e l’invito a tutti ad inviare un messaggio di protesta al premier. Da li’ una valanga di commenti pubblicati sotto la foto. “Gli ho scritto ‘Fatti processare'”, dice Alessandro F., mentre altri pubblicano una sfilza di insulti. Gli internauti sono arrivati a ricostruire il numero incrociando le immagini di Annozero che ha mostrato un appunto preso da Nadia Macri’ che copriva le ultime tre con la mano, con i numeri presenti nel cellulare di una delle prostitute coinvolta nell’inchiesta, la cui rubrica e’ stata inserita in parte nel mandato di comparizione inviato alla Camera. Non e’ pero’ chiaro se quel numero sia ancora in uso o meno a Silvio Berlusconi.

PARROCO ABRUZZESE FFIGGE MANIFESTI A LUTTO CONTRO IL PREMIER

Il “caso Ruby” scuote anche Antrosano, frazione di Avezzano dove il parroco don Aldo Antonelli ha affisso davanti alla porta della chiesa un manifesto listato a lutto dov’e scritto: “Lutto per il paese, umiliato da un premier immondo, affarista e licenzioso, sequestrato da un’economia forzata e forcaiola imbavagliato da una tv servile e cortigiana”. Nella seconda parte del manifesto funebre il parroco e’ critico anche nei confronti della chiesa che definisce “connivente e concubina, muta e imbavagliata sensale e mercenaria”. Don Antonelli, amante della filosofia di Marx, aveva anche inviato numerose lettere ad altri parroci per fare uno “sciopero della Messa” contro la scandalo Ruby.
Iniziativa poi rientrata “perche’ non e’ giusto che il popolo di Dio venga privato della messa”. Il sacerdote non e’ nuovo a iniziative “forti”. Gia’ negli anni ’70 si schiero’ a favore del divorzio in contrasto con i vertici del clero.

AMICO DELLA MACRI’: SONO SCHIFATO, NADIA DICE LA VERITA’

Si definisce “schifato” Francesco Chiesa Soprani, l’ex agente di Noemi Letizia, che sta attendendo la fine dell’interrogatorio alla escort Nadia Macri’, in piazza Umanitaria, a Milano. “Nadia e’ tranquilla – afferma – e’ una ragazza estroversa e sincera e dice la verita’ perche’ non ha interessi economici da difendere come le altre”.
Chiesa Soprani rivela di essere stato sentito, come testimone, nei mesi scorsi dal Pm Antonio Sangermano, uno dei magistrati che coordina l’inchiesta sulle feste ad Arcore. “Ho lavorato 10 anni con Lele Mora – aggiunge – e ho incontrato e conosciuto Ruby negli uffici di Lele. A Emilio Fede ho presentato Mariastella Polanco”. “Ho letto le intercettazioni di questa inchiesta – conclude – credo che le cose siano andate cosi’ come emerge da quelle intercettazioni, sono schifato, anche se sono un elettore di centrodestra”. (agi)