Lunedì la Commissione europea di Bruxelles ha ribadito al premier ungherese Viktor Orban, presidente sino a giugno dell’Unione europea, l’ultimatum di due settimane per rispondere alle osservazioni avanzate dal Commissario alle telecomunicazioni, Neelie Kroes.
Kroes si era pronunciato per l’obbligo di annullamento, da parte del governo ungherese, della legge bavaglio sui media, entrata in vigore all’inizio di gennaio e che da al governo il pieno controllo su televisione e giornali. Una palese violazione della libertà di informazione e di opinione.

Nel caso in cui Orban non vorrà conformarsi alle richieste della Commissione di Bruxelles, il Consiglio europeo avvierà una procedura di infrazione, che riguarderebbe sia i punti di contrasto con il trattato europeo e le eventuali infrazioni alla Carta dei diritti fondamentali. Non è al momento stato definito se a quel punto la presidenza di turno resterà nelle mani dell’Ungheria oppure se il premier Orban dovrà rimettere il mandato.