La notizia anticipata dalla RSI conferma che gli impianti di risalita della fallita Carì 2000 SA saranno messi all’asta, entro l’ estate. La decisione é stata presa stamane dai creditori della società, riuniti in assemblea a Biasca.

All’incanto saranno messi tutti i beni non gravati da rivendicazioni – afferma la RSI – mentre rimane ancora da chiarire il futuro della seconda seggiovia, quella a quattro posti, sulla quale la Garaventa, ditta che l’ha costruita, rivendica una riserva di proprietà. Una riserva – afferma ancora l’emittente di Comano – non riconosciuta da parte dei creditori, ha commentato l’amministratore speciale del fallimento Gianni Gnesa.

Rimane determinante accelerare i tempi tecnici al fine di trovare un’acquirente entro l’estate per rispettare i tempi tecnici atti ad ottenere dall’Ufficio federale dei trasporti la concessione per l’apertura degli impianti, ormai scaduta.