Nel 2030 nel mondo vi saranno 2,2 miliardi di musulmani, pari a piu’ di un quarto della popolazione del pianeta. Tra i Paesi europei dove la crescita sara’ maggiore c’e’ l’Italia, dove nei prossimi 20 anni il numero dei fedeli islamici aumentera’ del 102%, arrivando a 3 milioni 199 mila unita’ dal milione e 583 mila attuali. A prevederlo e’ un rapporto dal titolo “Il futuro della popolazione musulmana globale” del Forum on Religion & Public Life, progetto lanciato nel 2001 dal think thank di Washington ‘Pew Research Center’.

Secondo lo studio, la popolazione musulmana mondiale nei prossimi vent’anni crescera annualmente dell’1,5%: un tasso doppio rispetto a quella di fede non islamica, ferma allo 0,7%.
Cio’ significa che nel 2030 i musulmani rappresenteranno il 26,4% di un popolazione stimata intorno agli 8,3 miliardi; oggi cosituiscono il 23,4% degli attuali 6,9 miliardi di abitanti nel mondo. Le ragioni di tale squilibrio vanno ricercate soprattutto nell’alto tasso di nascite che contraddistingue le comunita’ islamiche, unito a un incremento delle aspettative di vita. Il ruolo delle conversioni, invece, appare del tutto marginale.

Quali saranno i Paesi maggiormente interessati da tale fenomeno? A sorpresa i ricercatori del Pew Center indicano il Pakistan, e non l’Indonesia, come ‘casa’ della piu’ vasta comunita’ musulmana nel 2030, con 256 milioni di fedeli; anche l’Afghanistan vedra’ piu’ che raddoppiati il numero di islamici, arrivando a 50,5 milioni. Stessa previsione per gli Usa, dove i fedeli di Allah raggiungeranno i 6 milioni mentre in Israele un quarto degli abitanti, 2 milioni e 135 mila, sara’ di fede musulmana. Quanto all’Europa, tra 20 anni l’8% della popolazione sara’ musulmano (attualmente la media e’ del 6%). Tra le previsioni medie piu’ alte vi e’ quella francese, dove nel 2030 sara’ devoto all’Islam il 10,3% degli abitanti. Mentre in Italia tale percentuale sara’ del 5,4%. Guardando invece agli incrementi in percentuale della popolazione, i Paesi scandinavi sono la fascia europea dove tale fenomeno si verifichera’ con maggiore evidenza: in Finlandia, ad esempio, la popolazione islamica crescera’ del 150%; in Norvegia del 149% e in Svezia del 120%.

Subito dopo, spicca l’Italia, con un incremento del 102,8%. In Francia e in Gran Bretagna, invece, tale percentuale si attestera’, rispettivamente, al 45,83% e al 94,04%. I ricercatori del Pew Center, tuttavia, puntualizzano che, per quanto riguarda l’Europa, non vi sara’ alcuna accelerazione rispetto al passato: nei prossimi 20 anni il numero dei musulmani crescera’ esattamente quanto e’ cresciuto dal 1990 al 2010, una cifra che si aggira intorno ai 14 milioni. “Le statistiche di cui disponiamo parlano senz’altro di un aumento della popolazione musulmana mondiale ma questo, almeno per quanto riguarda l’Europa, non deve generare allarmismi”, ha commentato all’AGI Stefano Allievi, docente di Sociologia all’Universita’ di Padova e autore del volume uscito in questi giorni ‘La guerra delle moschee’ (Marsilio).
“E’ vero che nei prossimi 20 anni gli islamici nel Vecchio Continente aumenteranno ma si trattera’ di fedeli di seconda e terza generazione e quindi molto piu’ integrati. Quando si parla genericamente di popolazione musulmana, bisognerebbe guardare le cose piu’ nel dettaglio – ha aggiunto – pensiamo a un marocchino figlio di una coppia mista e di un immigrato che e’ arrivato nel nostro paese 40 anni fa. In che senso e’ musulmano? Che lingua parla? Che scuole ha fatto?”.

fonte agi