La delibera era stata anche oggetto di una interrogazione parlamentare di Marco Marcozzi(PS) e Lorenzo Quadri(Lega dei Ticinesi). Il Tram ha dunque stabilito che l’appalto attribuito a una falegnameria di Quinto, come anticipato ieri da Teleticino, viola le regole sul subappalto, considerando che le finestre giungono dalla Germania pronte per essere applicate all’edificio. Il Tribunale Amministrativo ritiene che questo rappresenta un subappalto e non una semplice fornitura di materiale edile. L’edificio beneficia di sussidi pubblici per 7 milioni, obbligando quindi i committenti a sottostare alla legge sulle commesse pubbliche che vietano il subappalto.

Per il momento quindi sul piano giuridico la spunta la ditta di Biasca, precedentemente scartata in quanto non in grado di rispettare i termini di consegna, la quale avrebbe prodotto nel proprio laboratorio le particolari finestre Minergie. Per i committenti rimane comunque aperta la possibilità di ricorrere al Tribunale federale.