La presente interrogazione fa seguito alla mia precedente interrogazione del 18 gennaio 2011 su presunte irregolarità edilizie nell’ambito dell’apertura di un Bed & Breakfast in Città Vecchia da parte del Municipale Michele Bardelli e di altri comproprietari. Non intendo entrare nel merito di questo particolare aspetto, su cui il Municipio risponderà e, se del caso, il sottoscritto replicherà.

Mi preme qui chiedere al Municipio di determinarsi chiaramente in merito alle sempre maggiori – e a mio modo di vedere inopportune – mescolanze fra la politica cittadina e l’amministrazione comunale.
Non si tratta di mettere il bavaglio a nessuno, bensì di evitare una eccessiva politicizzazione dell’amministrazione comunale nell’interesse stesso del buon funzionamento dell’attività istituzionale e amministrativa.

I fatti in breve.
In data 18 gennaio 2011 ho inoltrato la citata interrogazione. A seguito di ciò, il 21 gennaio 2011 il Partito Socialista reagiva criticando e biasimando aspramente il modo di agire di un membro del Consiglio Comunale.
La risposta, che rientra nel dibattito politico e democratico, può anche essere legittima, anche se la forma – il cui rispetto è spesso invocato dal Partito Socialista – un po’ meno. Occorre infatti rilevare e sottolineare che il comunicato (vedi fondo pagina) è firmato da Luigi Conforto, Presidente della Sezione cittadina del Partito Socialista, nonché – e non va scordato – dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale. Ora, la risposta del Partito Socialista attinge chiaramente a informazioni interne all’amministrazione, che in principio dovrebbero essere a primaria disposizione del Municipio e non di un partito, attraverso un presidente che è anche funzionario comunale.
Vi è quindi da chiedersi se sia opportuno che un dipendente comunale sia parte direttamente attiva nell’influenzare l’attività del Municipio e del Consiglio Comunale, nonché parte attiva nel criticare l’attività del primo (ipoteticamente possibile) rispettivamente del secondo (come avvenuto, limitatamente all’azione di un consigliere comunale). È infatti chiaro che gli uffici presidenziali dei partiti giocano un ruolo importante nella formazione della volontà dei municipali, rispettivamente dei consiglieri comunali.
Ai sensi dell’art. 43 cpv. 2 della LOC la carica di consigliere comunale è incompatibile con quella di consigliere di Stato, di municipale o supplente e di dipendente del comune e delle sue aziende. Secondo Ratti e la chiara volontà del legislatore, “la norma e il divieto hanno lo scopo di evitare che gli impiegati del Comune (nella doppia veste di datore di lavoro e dipendente) possano decidere in causa propria e controllare nel contempo il loro operato, situazione che sarebbe oltretutto contraria al principio della separazione dei poteri (Eros Ratti, Il Comune – Volume II, pag. 1258, 1990)”.
Quanto sopraesposto non è ovviamente contrario alla legge. Sono tuttavia convinto che, interpretando la volontà del legislatore, l’opportunità di tali situazioni deve essere chiaramente negata nell’interesse del buon funzionamento del Comune e dell’amministrazione. E il datore di lavoro può certamente intervenire sulle questioni di opportunità.
Detto quanto sopra, ritenute le inevitabili – e ci mancherebbe – questioni di opportunità, chiedo al Lodevole Municipio quanto segue:
1.
È istituzionalmente concepibile che un dipendente comunale intervenga attivamente e pubblicamente a criticare un consigliere comunale e che, ipoteticamente possibile, possa nella sua veste di Presidente di una sezione cittadina di un partito intervenire a criticare anche l’attività del Municipio?
2.
Dall’articolo firmato da Luigi Conforto cito: “Al momento del collaudo e quindi dell’abitabilità, la struttura era stata presentata come B&B ai funzionari che l’hanno visitata.”
Ritenuto che comunque per la modifica da abitazione secondaria a Bed&Breakfast è in ogni caso necessaria una domanda di cambio di destinazione, ritiene normale il Municipio che un impiegato comunale risponda ad un’interrogazione ancor prima che il proprio datore di lavoro (Municipio) prenda posizione in merito?
3.
Altra citazione del sig. Conforto: “Come si può quindi evincere, nulla è stato nascosto e nessuno ha mai segnalato la necessità di un’ulteriore domanda di costruzione per un cambiamento di destinazione rispetto a quanto autorizzato” e ancora “Il Municipio aveva in seguito rilasciato l’abitabilità e da allora, luglio 2005, il B&B è attivo”.
La dichiarazione rilasciata dal signor Conforto è corretta? Se così fosse, doveroso a questo punto chiedersi chi ha sbagliato. Il signor Bardelli? L’Ufficio Tecnico Comunale, di cui Conforto è dipendente? Il Municipio?

4.
In sostanza, il Municipio non ritiene di dover intervenire con un’ammonizione formale a sanzionare l’operato del sig. Conforto, il quale – nella sua funzione di presidente di partito e di funzionario comunale – è sempre tenuto alla deontologia richiesta dal suo datore di lavoro?
In altre parole, non ritiene l’esecutivo che se il sig. Conforto intenda proseguire nella sua attività di presidente di partito, egli debba in ogni caso astenersi dal prendere posizione su questioni che finiscono poi per rivelarsi in conflitto d’interessi con la sua funzione di dipendente pubblico? In caso contrario, non ritiene il Municipio che il sig. Conforto debba rinunciare all’attuale attività professionale?
5.
Più in generale, ritiene il Municipio che sia opportuno che dipendenti comunali siano Presidenti o facciano parte di Uffici presidenziali di sezioni partitiche cittadine e, in questo contesto, intervengano attivamente nell’attività istituzionale del Comune, attività istituzionale potenzialmente in conflitto con la propria posizione di dipendenti pubblici?
6.
Non ritiene il Municipio che la chiara separazione fra attività amministrativa comunale e politica attiva comunale sia un corollario del principio della separazione dei poteri ?

Per una vostra sollecita risposta ringrazio anticipatamente.

Con rispettoso ossequio:

Silvano Bergonzoli

Luigi Conforto: Contro Bardelli, un gioco al massacro

La Sezione PS di Locarno non può esimersi dal prendere posizione sugli attacchi sferrati negli scorsi giorni contro il municipale Michele Bardelli su questioni di ordine prettamente personali legate alla gestione, con altri 5 comproprietari, di un Bed & Breakfast in Città Vecchia a Locarno. È inevitabile e necessaria una premessa di ordine tecnico che permette di far luce sulla questione. All’epoca dei fatti, era il 2004, Bardelli non era municipale e aveva inoltrato regolare domanda di costruzione per la ristrutturazione della sua futura casa, insieme con altri comproprietari. Già allora era stata inserita in queste opere una residenza secondaria. Al momento del collaudo e quindi dell’abitabilità, la struttura era stata presentata come B&B ai funzionari che l’hanno visitata. Il Municipio aveva in seguito rilasciato l’abitabilità e da allora, luglio 2005, il B&B è attivo. 

Come si può quindi evincere, nulla è stato nascosto e nessuno ha mai segnalato la necessità di un’ulteriore domanda di costruzione per un cambiamento di destinazione rispetto a quanto autorizzato. Non si può negare la trasparenza e la buona fede di chi ha promosso quest’attività e nemmeno di chi a suo tempo ha rilasciato le necessarie autorizzazioni. Sulla base di questa doverosa considerazione, riteniamo che il modo di agire di alcune persone, un certo modo di far politica, sia da definire barbaro e violento. Il confronto politico, magari anche aspro e duro per quel che riguarda le idee, ma sempre rispettoso delle persone, è ormai un ricordo. 

Noi però diciamo basta a questo gioco al massacro, a questo continuo infangare la professionalità e l’integrità etica e morale delle persone. Il sig. Bergonzoli solo pochi mesi fa aveva messo alla berlina un membro del comitato PS, una persona stimata che lavorava alla Casa Anziani S. Carlo, con accuse infamanti che poi sono finite in nulla, costruite sul rancore e sul pettegolezzo. Oggi ritorna alla carica scagliandosi su un municipale PS in modo a dir poco incredibile e denigrante. 

Basta signor Bergonzoli, cambi registro, si confronti nel dibattito politico, nell’elaborazione di proposte (dove sicuramente lei non brilla) e non sulla mera distruzione di quelle altrui e nella denigrazione gratuita delle persone, basata su illazioni e che fondano su sabbie mobili! Questo imbarbarimento della società e del modo di far politica inquieta, ma è necessaria una reazione per non esserne sopraffatti. Il PS cittadino continuerà a lavorare in modo serio e responsabile contrastando, per quanto possibile, questa deriva della politica. Il PS esprime tutta la solidarietà a Michele Bardelli, Vanco Malinowski e a tutti coloro che sulla base del rancore e del pettegolezzo vengono sistematicamente attaccati dalla Lega a puri scopi elettorali.
 

Luigi Conforto, PS Locarno