Scontro telefonico in diretta (video a fondo pagina) fra il conduttore di Annozero Michele Santoro, che ieri sera é tornato sul caso Ruby, e il direttore generale della RAI Mauro Masi. Dopo l’anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione per dissociarsi dall’impostazione della puntata. Masi al telefono ha detto: “Mi debbo dissociare e si dissocia l’azienda, nella maniera più chiara, dal tipo di trasmissione che sta impostando che è come quella impostata la settimana scorsa, perché ad avviso mio e dei miei legali viola il codice di autoregoalamentazione sulla trasmissione delle vicende giudiziarie in tv”.

Santoro non ha esitato a ribattere chiedendo” viola il codice? Lei mi sta dicendo che non devo andare in onda?”
Fra botta e risposta il programma é poi proseguito con l’identico taglio giornalistico di sempre.

In serata lo stesso Direttore generale della Rai ha rilasciato un comunicato dove spiega le motivazioni della sua telefonata. “Non potevo fare altrimenti perché avevo il dovere di difendere l’azienda dalle possibili conseguenze derivanti dalla violazione di quanto previsto dal Codice di autoregolamentazione. Negli ultimi mesi, e soprattutto negli ultimi giorni, ho più volte richiamato i responsabili editoriali al rigoroso rispetto di queste norme, peraltro richiamate qualche giorno fa dallo stesso presidente della Repubblica. Ancora stasera, dopo aver preso visione della scaletta della trasmissione, avevo ribadito per iscritto al conduttore di “Annozero” la preoccupazione per un taglio del programma che metteva al rischio l’azienda da nuove sanzioni, anche economiche. È arrivato il momento in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ed io mi sono assunto le mie, ripeto, a tutela dell’azienda e dei cittadini telespettatori”.

Il Codice di autoregolamentazione al quale la Rai ha aderito indica chiaramente:”le trasmissioni televisive che si occupano di vicende giudiziarie in corso devono rispettare i principi costituzionali e legislativi in tema di pluralismo, garanzia del contraddittorio, confronto tra tesi accusatorie e quelle difensive distinguendo tra la fase indagini preliminari e quella del giudizio”.

Il video della telefonata