Nel febbraio del 1970 Joseph Ratzinger mise in discussione l’obbligo del celibato per i sacerdoti cattolici, in una lettera confidenziale scritta con altri otto illustri e teologi e mandata alla Conferenza episcopale tedesca.
“Pieni di timor di Dio – scrissero – poniamo la questione della situazione d’emergenza della Chiesa. Le nostre riflessioni riguardano la necessità urgente di un approccio differenziato sulla legge del celibato della Chiesa. Siamo convinti che ciò sia necessario al più alto livello ecclesiastico”.
Disobbedienza di massa di sacerdoti e fedeli, crisi delle vocazioni, esodo dei preti e dei credenti dalla Chiesa, carenza grave di nuovi sacerdoti che siano veramente all’altezza del ministero, perdita di contatto con la realtà della vita d’oggi. Ecco i pericoli che Ratzinger e gli altri otto teologi indicarono nella lettera segreta. La gerarchia decise di non reagire e non rispondere e la lettera venne messa negli archivi, ma adesso il circolo dei cattolici critici di Ratisbona ha deciso di divulgarla.

Per Benedetto XVI la notizia riveste un certo imbarazzo, soprattutto in vista del suo viaggio in Germania il prossimo settembre, dove il partito di governo, la Cdu di Angela Merkel, è in prima linea contro l’obbligo del celibato.