La crisi in Egitto sarà uno dei temi all’ordine del giorno di un vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea in programma venerdì a Bruxelles. Lo ha annunciato il commissario europeo agli Affari istituzionali Maros Sefcovic, al termine dell’incontro che i ministri degli Esteri dei 27 Stati membri dell’Ue hanno avuto con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.
Nel frattempo i disordini nel paese nord africano hanno fatto impennare il costo del greggio a oltre 90 dollari il barile.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahou guarda con timore ad un cambio del regime in Egitto, che è uno dei pochi paesi arabi che mantiene aperto il dialogo con il governo di Tel Aviv. Netanyahou teme che la partenza di Mubarak possa compromettere la sicurezza di Israele.
Per questo motivo domani il premier israeliano chiederà ai governi europei e al presidente americano Obama di operare affinchè Mubarak resti al potere. Il premier ha anche criticato Obama per le sue dichiarazioni a favore di un nuovo governo in Egitto.
Stando a quanto svela WikiLeaks difficilmente Obama si piegherà alle richieste di Netanyahou. Il sito di Julian Assange ha infatti rivelato che dietro le proteste che in questi giorni stanno sconvolgendo l’Egitto vi sarebbe proprio il governo di Washington, che per motivi non ancora del tutto chiari vuole le dimissioni di Mubarak.