Il 29 novembre 2010, in un’intervista al magazine Forbes, Julian Assange aveva dichiarato che all’inizio del 2011 il sito WikiLeaks avrebbe pubblicato migliaia di files interni su una grande banca americana, della quale non aveva rivelato il nome.
“Assisteremo a uno dei più grandi scandali della storia delle banche americane – aveva promesso e le sue parole avevano messo in agitazione l’intero settore bancario americano.
“Mi diverte pensare che le banche stiano in ansiosa attesa delle nostre rivelazioni – ha confidato Assange nei giorni scorsi in un’intervista alla CBS.

E’ dall’ottobre del 2009 che WikiLeaks sarebbe in possesso di questi dati. Malgrado non sia stato fatto esplicitamente il nome della banca, stando alle voci si tratterebbe della Bank of America, la più grande banca commerciale degli Stati Uniti in termini di depositi. Non a caso martedì 30 novembre, il giorno dopo l’annuncio di Assange, a Wall Street il titolo dell’istituto aveva perso circa il 3% del suo valore.