Si aggrava notevolmente la posizione di Edwin Hiraldo Rodriguez, reo confesso, autore della brutale aggressione ai danni del 60 enne di Gordola.

L’ipotesi di reato promossa a suo carico dal pubblico ministero Arturo Garzoni é di tentato omicidio intenzionale. Il giovane 24enne italo-dominicano é in detenzione al carcere giudiziario de La Farera, e ieri é stato deferito davanti all’Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi presieduto da Edy Meli che dovrà pronunciarsi nelle prossime ore sulla proroga della detenzione preventiva.

“È stato invece scarcerato il 37enne bellinzonese, amico dell’aggressore, che ieri – come riporta oggi La Regione Ticino – ha avuto modo di chiarire la sua posizione davanti agli inquirenti. Fin dall’inizio ha ammesso di aver assistito al feroce pestaggio ma di non avervi assolutamente partecipato. Anzi, avrebbe persino cercato invano di fermare il 24enne – in preda ad un raptus di gelosia – che ha continuato a colpire con pugni e calci il 60enne anche quando si trovava inerme a terra”. A carico del 37enne pende comunque l’accusa di omissione di soccorso per non aver prestato le cure alla vittima che lotta sempre contro la morte nel suo letto d’ospedale al Civico di Lugano.

La 30enne al centro della lite. “non mi interessa niente”!

Contattata da la Regione la giovane domenicana, che ieri si é presentata regolarmente al lavoro, ha dichiarato: “Grazie a Dio sto bene ed è quello che più importa. Di quanto successo non voglio parlare e poi, del resto, non mi interessa niente”. La ragazza, compagna dell’aggressore é incinta e a prima vista sembra sia, suo malgrado, la causa scatenante del raptus di gelosia di Rodriguez, che ha ridotto in fin di vita Mimmo Zinnanti.