Posa delle pareti antirumore nel comune di Gambarogno


Lunedì 7 febbraio 2011 iniziano gli interventi per la posa delle pareti ferroviarie fonoassorbenti nel comune di Gambarogno. I lavori interessano le frazioni di Magadino, Vira, Piazzogna, S.Nazzaro, Gerra, S.Abbondio e Caviano. Con i suoi 13,5 km complessivi, il cantiere è il più esteso in Svizzera per questa tipologia d’intervento. L’investimento della Confederazione, pari a circa 40 milioni di franchi, è destinato per il 90 per cento a imprese cantonali.
Lungo le linee ferroviarie, analogamente a quanto avviene lungo strade e autostrade, è necessario ridurre il livello delle immissioni acustiche. L’Ufficio federale dei trasporti e le Ferrovie federali svizzere FFS, in collaborazione con il Cantone Ticino, operano in stretta sinergia per risanare le linee ferroviarie interessate dal transito dei treni merci. Ciò è il caso per le frazioni di Magadino, Vira, Piazzogna, S.Nazzaro, Gerra,
S.Abbondio e Caviano, lungo la linea ferroviaria del Gambarogno che saranno dotate di pareti antirumore entro settembre di quest’anno.
L’investimento della Confederazione per il lotto del Gambarogno ammonta a 40,8 milioni di CHF. Pressappoco il novanta per cento è destinato a studi di progettazione e imprese di costruzione attive in Ticino.

Un cantiere lungo 13,5 chilometri
Il cantiere delle FFS per la posa delle pareti fonoassorbenti nel comune del Gambarogno rappresenta, con i suoi 13,5 chilometri di lunghezza, il più esteso in Svizzera. Le difficoltà d’intervento dovute alla conformazione geografica della regione e la complessità di coordinare al meglio gli interventi per permettere una celere ripresa del traffico internazionale su questa importante linea, hanno richiesto una pianificazione accurata e ambiziosa.

I lavori inizieranno il 7 febbraio e termineranno a settembre 2011.
Durante gli interventi il servizio ferroviario regionale Tilo sarà garantito esclusivamente nei giorni di sabato e domenica. Nei giorni feriali tutte le relazioni ferroviarie saranno sostituite con bus, ad eccezione dei giorni da martedì a venerdì per due treni per le seguenti relazioni:
Airolo–Luino–Gallarate (il mattino) e Gallarate–Luino–Bellinzona (in serata). Nel mese di agosto, per contro, tutti i treni saranno sostituiti con un servizio bus.

Le pareti antirumore in breve:
I pannelli fonoassorbenti posati nel comune di Gambarogno saranno realizzati in legno, i montanti di sostegno saranno in acciaio, mentre le fondazioni in calcestruzzo. Il cantiere si estende per 13,5 km, da Magadino – zona Cadepezzo – a Caviano presso il confine di stato in zona Dirinella. La lunghezza effettiva delle pareti è di oltre 8 km; esse saranno posate sia a valle sia a monte della linea a dipendenza della zona da proteggere definita nel progetto di pubblicazione.
Le FFS costruiscono ogni anno oltre dieci chilometri di pareti antirumore, per un’estensione totale che ha già raggiunto i 190 chilometri. Entro il 2015 saranno posate nel complesso 300 chilometri di pareti antirumore. Questi interventi, insieme al risanamento del materiale rotabile, hanno permesso di proteggere a oggi dai livelli
eccessivi di rumorosità 89’000 cittadini circa.

…risanamento fonico dei treni.
Una porzione rilevante del rumore è comunque eliminata alla fonte. Nel corso degli ultimi anni le FFS hanno rammodernato la propria flotta introducendo treni viaggiatori a basso livello di rumorosità e dotando i vecchi veicoli di sistemi frenanti più silenziosi. Grazie a questi interventi oggi il 97,1 per cento dei treni viaggiatori delle FFS ha un ridotto livello di rumorosità. Nel corso dei prossimi anni saranno gradualmente sostituite tutte le carrozze che ancora montano freni di vecchia generazione.
A fine 2010 FFS Cargo ha terminato il risanamento degli ultimi carri merci. A circa 5500 carri sono stati rinnovati i cilindri dei freni e i ceppi in ghisa sono stati sostituiti con ceppi in materiale sintetico a basse emissioni e certificate a livello europeo. FFS Cargo ha pure acquistato circa 2000 carri di nuova generazione con emissioni foniche ridotte. Oggi l’85 per cento di tutti i carri merci di FFS Cargo viaggia emettendo basse emissioni. I rimanenti 1200 carri di vecchia generazione saranno dismessi nei prossimi anni, dato che una loro riconversione non sarebbe sostenibile economicamente.
Sulle principali linee di transito tuttavia circolano anche carri merci esteri, in parte ancora dotati di vecchi sistemi frenanti. Le FFS, in collaborazione con l’Unione internazionale delle ferrovie UIC, si stanno adoperando affinché anche il materiale rotabile merci estero possa presto rispettare i livelli d’emissione fissati dalla Confederazione.