Il Marocco non sarà l’eccezione nei paesi arabi, dopo la rivolta in Tunisia e le manifestazioni che stanno scuotendo il regime in Egitto. A dirlo è il cugino del re del Marocco Mohammed VI, il principe Moulay Hichem (nella foto), 46 anni e terzo nella linea di successione al trono.
Soprannominato “il principe rosso” per la sua posizione critica nei confronti della monarchia marocchina, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais, Moulay Hichem ha dichiarato che non ci si deve lasciare ingannare dal fatto che il Marocco non sia ancora stato toccato dall’ondata di rivolta che sta prendendo piede nei paesi arabi.

“E’ solo una questione di tempo e poi toccherà anche a noi – ha detto il principe – Quasi tutti i sistemi autoritari verranno colpiti dalla rivolta popolare. Resta da vedere se in Marocco la protesta sarà sociale oppure politica e se vi saranno reazioni da parte delle formazioni politiche influenzate dai recenti eventi.”
Moulay Hichem ritiene che in Marocco la dinamica di liberalizzazione che era avvenuta alla fine degli anni ’90 si è ormai esaurita. A suo dire, la grande sfida sarà dare nuova linfa alla vita politica del paese nel contesto regionale evitando ogni forma di radicalismo.

“La rivoluzione tunisina – ha aggiunto – e le manifestazioni in Egitto rappresentano una rottura rispetto agli schemi del passato. Inoltre, e questo è un fattore importante, non hanno connotazioni a carattere religioso.
L’Europa deve aprire gli occhi e smettere di appoggiare le dittature dei paesi arabi. I governi occidentali devono piuttosto sostenere quei movimenti che aspirano a cambiamenti radicali e durevoli.”