I Giovani UDC Ticino prendono oggi posizione in relazione alla proposta lanciata dai Giovani Liberali Radicali. Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa.

“Siamo in campagna elettorale e un tema di scottante attualità come quello della chiusura della galleria del San Gottardo, è logico che sia sulle bocche di tutti. È perciò importante fare delle dovute precisazioni. Innanzitutto, i Giovani UDC Ticino ed i Giovani UDC Uri hanno collaborato, nell’estate 2009, per scrivere un testo unico da inviare da parte di entrambi i cantoni alle Camere federali sotto forma di iniziativa cantonale, che propone la costruzione di una seconda galleria prima dell’inizio dei lavori da utilizzare come tunnel bidirezionale, ed in seguito la messa in funzione di entrambi i trafori con due corsie di cui una utilizzata esclusivamente in caso di emergenza.

Si tratta di due testi identici che andrebbero ad unirsi ai vari atti parlamentari già inoltrati negli anni passati e tutt’ora pendenti, su cui la Berna federale dovrà chinarsi nei prossimi mesi. L’obiettivo comune è di rendere più sicuro il passaggio attraverso il massiccio del San Gottardo e di tenere aperta una via di transito d’importanza vitale per entrambi i cantoni durante i lavori al vecchio tubo. In Ticino, i Giovani UDC hanno intrapreso la via parlamentare e, grazie al gruppo UDC in Gran Consiglio e al deputato Marco Chiesa, nella seduta di novembre 2009, il Gran Consiglio ha appoggiato la proposta di risoluzione. I nostri colleghi Urani hanno scelto, invece, la via del popolo e andranno alle urne nel corso del prossimo mese di maggio.

Detto ciò, ci teniamo a sottolineare che la nostra proposta, sostenuta dall’UDC Ticino e Uri, dal Parlamento cantonale ticinese, dal Consiglio di Stato ticinese, dai Giovani UDC Svizzera, dall’UDC nazionale, dalla sua frazione alle Camere federali e non da ultimo dal Consigliere federale Ueli Maurer, non contravverrebbe a nessun articolo costituzionale, come molti vogliono far credere, in quanto con una sola corsia transitabile per tubo non si va in alcun modo ad aumentare la capacità di transito del traforo.

Ciò vuol dire che la nostra proposta permetterebbe di ottenere il raddoppio senza passare obbligatoriamente dalle urne. Ci chiediamo quindi, dove sia la necessità di lanciare un’iniziativa popolare federale in merito, specialmente se teniamo conto delle sonore bocciature passate sulla questione e del fatto che il raddoppio del San Gottardo non è un tema sentito nella maggioranza degli altri Cantoni”.
Giovani UDC Ticino