Poco più di due mesi fa esponevo le ragioni che richiedono la realizzazione di un secondo tubo per la galleria stradale del San Gottardo, tematica che è tornata in questi giorni prepotentemente alla ribalta dopo che l’Ufficio federale delle strade ha reso noto al pubblico i tempi e le modalità per il risanamento della galleria e dei suoi equipaggiamenti di esercizio e di sicurezza, tempi che prevedono la chiusura al traffico del traforo per ben 900 giorni, ripartiti su un periodo che va, secondo la variante scelta, da 2.5 a 3.5 anni. Le conseguenze sono ben immaginabili e sotto gli occhi di tutti i cittadini ticinesi.

Un’analoga situazione rischia di profilarsi per gli anni a venire anche per un altro tratto dell’autostrada N2 in Canton Ticino, e precisamente il tratto posto tra lo svincolo di Lugano Nord e la galleria San Nicolao (Melide-Bissone). La situazione del traffico in questo tratto è già oggi prossima ai limiti della sostenibilità ed eventi, anche banali, che intervengono a perturbare la circolazione hanno quasi sempre esiti pesantissimi sulla mobilità.

Viene da chiedersi cosa potrebbe accadere se un malaugurato incidente causasse la chiusura al traffico di un tubo della galleria del San Salvatore (Melide-Grancia) o di quella della Collina d’Oro per giorni o addirittura per settimane. Queste gallerie, come anche la galleria San Nicolao, sono sì dotate di due tubi, ma sono appena sufficienti a smaltire il traffico ordinario (a volte anche con difficoltà). Una chiusura imprevista, che dovesse protrarsi oltre la durata di qualche ora, avrebbe l’esito di tagliare in due il Cantone, chiudendo l’accesso da Sud al traffico pendolare locale e frontaliero. Un percorso alternativo (passaggio per Capo San Martino o Morcote), a causa della conformazione orografica della regione, non è minimamente ipotizzabile, come difficilmente sono quantificabili le perdite per l’intera economia cantonale e i disagi e le limitazioni che le migliaia di persone che ogni giorno percorrono questo tratto di autostrada dovrebbero affrontare. Un discorso analogo si proporrebbe nel caso di interventi di manutenzione, ordinaria o straordinaria, su manufatti che hanno già oltre quarant’anni.

Le misure di risanamento che l’Ufficio federale delle strade ha intrapreso – oltre a quelle allo studio e in fase di progettazione – sono sì volte al miglioramento delle condizioni di percorribilità del tratto, ma non possono risolvere il nodo del problema, e cioè la capacità strutturalmente limitata dell’arteria autostradale in rapporto al traffico che la percorre.

Per questo motivo, nei cittadini e nei loro rappresentanti dovrebbe formarsi già oggi la consapevolezza dell’irrinunciabilità di un intervento risolutivo, che possa permettere al Cantone intero (in tutte le sue componenti sociali ed economiche) di guardare in prospettiva ai prossimi decenni con la certezza di aver garantito la mobilità necessaria ai propri cittadini ed alla propria economia, nonché di aver innalzato il grado di sicurezza a beneficio di tutti.
E questo intervento altro non può essere che la realizzazione di un terzo tubo per le gallerie della Collina d’Oro, del San Salvatore e di San Nicolao, ed il potenziamento del tracciato a cielo aperto su tutto il tratto in questione, così come ad esempio realizzato per la galleria del Baregg, in prossimità di Zurigo. La disponibilità di un terzo tubo potrebbe permettere di avere due canne aperte al traffico in direzione Nord alla mattina, e due in direzione Sud nelle ore pomeridiane e serali, garantendo l’agevole smaltimento del traffico ordinario, caratterizzato da due marcate “punte” in direzione Sud-Nord al mattino e Nord-Sud alla sera. Inoltre, il terzo tubo permetterebbe di affrontare con danni limitati malaugurate chiusure prolungate di una canna.

Stante la tipologia del traffico che in prevalenza percorre il tratto in questione, caratterizzato da un’alta componente locale pendolare per la quale i mezzi pubblici non possono sempre costituire un’alternativa valida in termini di capillarità, ogni altra misura non potrà che sortire benefici limitati e non definitivi.

Graziano Crugnola
Municipale PLR di Sementina e candidato PLR al Gran Consiglio