Almeno 16 persone sono morte negli scontri tra i guerriglieri ribelli e l’esercito del Sudan del Sud. Scontri che mettono fine alla tregua sancita all’inizio dell’anno fra le due parti e che hanno fatto seguito all’uccisione del ministro dello sviluppo rurale e la cooperazione a Juba, la capitale della regione.
“I ribelli hanno attaccato una base dell’esercito nello Stato di Jonglei, uccidendo quattro soldati. 12 i morti tra i ribelli – ha confermato un portavoce dell’esercito.
Quanto accaduto fa aumentare i timori per la stabilità della regione ricca di petrolio, che il 9 luglio prossimo dichiarerà ufficialmente la propria indipendenza dal Nord del Sudan. Un’indipendenza per la quale si è espresso quasi il 99% della popolazione.
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