Il primo ministro del governo provvisorio della Tunisia, Mohammed Ghannouchi, ha riferito quest’oggi alla Cancelliera tedesca Angela Merkel che Tunisi organizzerà a Cartagine una conferenza internazionale per discutere del processo sulle riforme politiche ed economiche nel paese.

Ghannouchi ha insistito sul fatto che la presenza a lato della Tunisia dell’Unione europea è indispensabile per il successo di queste riforme. Una presenza che non mancherà, come aveva già confermato lo scorso gennaio
Catherine Ashton, capo della diplomazia europea.

Dopo aver assistito passivamente ai disordini che hanno interessato per giorni il paese nord africano e non essersi espressa riguardo alla partenza del presidente Ben Ali, ora l’Unione europea cambia registro e diventa partecipe.
La Ashton ha garantito alla Tunisia tutto il sostegno necessario per preparare le elezioni presidenziali e legislative ed assistere alla transizione democratica verso il prossimo governo.

La Tunisia e l’Unione europea sono legate da un accordo associativo dal 1995. Tunisi ha sempre cercato di ottenere uno statuto più avanzato per poter intensificare le relazioni commerciali. Prima della caduta del regime di Ben Ali delle trattative al riguardo erano in corso da otto mesi, ma ora l’attenzione di Bruxelles è volta principalmente alla ricerca di soluzioni democratiche durevoli nel paese.