Sono occorsi sei mesi agli inquirenti per ricostruire il quadro degli abusi commessi dal 50enne, ex dipendente statale, finito in carcere con accuse pesantissime: atti sessuali con fanciulli, atti sessuali con persone dipendenti, coazione sessuale, pornografia e da ultimo atti sessuali con persone incapaci di discernimetno e inette a resistere.

L’inchiesta ha potuto stabilire che i primi episodi di cui si é macchiato il 50 enne risalgono già a una ventina di anni fa, con un’escalation durante l’ultimo decennio dove sono stati compiuti la maggior parte degli abusi, arrivando in taluni casi a colpire l’ignara vittima durante il sonno. La perizia psichiatrica, eseguita dal Dott Carlo Calanchini, gli ha riconosciuto una scemata responsabilità da lieve a media.

L’uomo che era particolarmente attivo in diverse società ricreative, ha agito prevalentemente al di fuori di esse, malgrado qualche caso sembra sia emerso anche in questo ambito. Nelle prossime settimane il PP Paolo Bordoli dovrebbe firmare il rinvio a giudizio.