Limitare l’immigrazione in Svizzera di persone provenienti da paesi esterni all’Unione europea (Ue). Questo il punto centrale contenuto nel documento programmatico sulla politica d’immigrazione di cui discuteranno oggi i delegati del PLR riuniti a Zurigo. Questo il documento che vede politicamente contrapposti il Presidente nazionale Fulvio Pelli e il Senatore radicale Dyck Marty

Il documento é stato presentato a gennaio e recentemente alcuni esponenti latini del PLR hanno creato un comitato e contestato pubblicamente il testo. Oé dunque facile prevedere vivaci dibattiti al centro dei congressi della città sulla Limmat. Il comitato, del quale fanno parte in particolare i consiglieri nazionali Claude Ruey (VD) e Sylvie Perrinjaquet (NE) e appunto il consigliere agli stati ticinese Dick Marty, ha lanciato un appello contro tale documento sottoposto ai delegati.

Le divisioni ticinesi ci sono e si vedono anche a livello svizzero

Gli esponenti del PLR ritiengono che il testo getti discredito sugli stranieri. In un manifesto, spedito a fine gennaio al presidente del partito Fulvio Pelli e al segretario generale Stefan Brupbacher, i membri del comitato denunciavano la percezione dell’immigrazione veicolata dal documento: lo straniero è visto come qualcosa di nocivo, il cui arrivo in Svizzera va limitato, tranne quando risulta utile economicamente.