Per l’aggregazione con i comuni della Val Colla, secondo Giorgio Giudici se ne parlerà unicamente nella prossima legislatura. Così il sindaco di Lugano si esprime oggi su La Regione – all’indomani del deludente aiuto statale per il progetto – 24 milioni di franchi invece dei 36 milioni richiesti dalla Città – annunciato lunedì in conferenza stampa dai consiglieri di Stato, Laura Sadis, capo del Dipartimento finanze ed economia e Luigi Pedrazzini, responsabile del Dipartimento delle istituzioni.

Il Municipio di Lugano nel corso dell’odierna seduta ha discusso in merito allo studio di aggreazione con i Comuni di Sonvico, Cadro, Valcolla, Bogno, Cimadera e Certara sostenendo la tesi anticipata dal Sindaco Giorgio Giudici

La presa di posizione odierna del Municipio, all’indirizzo del Consiglio di Stato.(pdf)


Dichiara Giudici a La Regione Ticino: “Il progetto slitterà al prossimo quadriennio: per giustificare un’aggregazione di questa natura occorrono contributi cantonali nella dimensione che prevedevamo noi, vale a dire dei 36 milioni”.

Giudici critico sulla priorità di incentivi finanziari data dal governo al Sopraceneri: “Bisogna essere consapevoli che se si vogliono fare le aggregazioni il Cantone deve promuoverle e io spero solo che promovendole nel Locarnese con così grande entusiasmo da parte di qualcuno possano veramente andare in porto. Perché se non decollano, il Mendrisiotto e il Luganese dovranno diventare definitivamente prioritari. Per il Sopraceneri – prosegue Giudici sul foglio bellinzonese – questo rappresenta un test e siamo molto curiosi di sapere come andrà a finire. La cosa più importante è aver capito che le aggregazioni nei centri sono determinanti. Noi le abbiamo realizzate. D’altra parte non possiamo nemmeno stravolgere i dati di una Città semplicemente perché si vuol fare l’aggregazione. La fusione è fatta anche di numeri economici e se non ci sono occorre sospendere. Con il dispiacere naturalmente che le aspettative di chi attendeva sono rinviate. Ormai per questa legislatura è tardi. Bisogna mettere il progetto in un cassetto e riprenderlo in futuro. In ogni caso le aggregazioni comunali saranno riprese, questo è sicuro, perché rappresentano evoluzioni inarrestabili “.