Premesse

1. Più o meno settimanalmente, la Polizia comunale emette un comunicato-stampa con il resoconto della sua attività, con la lista dei casi trattati.

2. Fino al 3 gennaio 2011, il comunicato menzionava la nazionalità delle persone arrestate, per esempio: “un cittadino svizzero e un cittadino italiano per infrazione alla LF sugli stupefacenti”, o “un cittadino inglese, un cittadino peruviano, un cittadino ucraino e un cittadino portoghese per taccheggio”, eccetera.

3. Nel resoconto del 3 gennaio si legge invece: “un uomo, per infrazione alla LF sugli stupefacentii”, “un uomo, colpito da ordine di ricerca del luogo di soggiorno”, “tre uomini, presunti autori di furto d’uso e furto con scasso”, eccetera.

4. Noi riteniamo che non si debba nascondere alla popolazione onesta che la fonte di gran parte della criminalità è d’origine straniera e che non tocchi all’autorità censurare dei dati che la popolazione ha perfettamente diritto di conoscere, semmai tocca ai singoli media scegliere fra un’encomiabile linea di totale trasparenza e l’ambiguità che l’occultamento di tale informazione non può far altro che creare.

5. Omettendo la nazionalità degli arrestati per non creare pregiudizi contro gli stranieri, si finisce per crearli contro gli Svizzeri, notoriamente in grande minoranza nelle statistiche criminali del nostro paese.

Alla luce di quanto sopra, ci permettiamo d’inoltrare al Municipio la seguente


Interrogazione

1. Perché e chi è il responsabile del “nuovo corso” dato alla comunicazione della Polizia comunale?

2. Che difficoltà concrete creava la menzione della nazionalità degli arrestati nei comunicati stampa della Polizia comunale antecedenti al 2 gennaio 2011?

3. Non ritiene il Municipio che sia auspicabile un ritorno allo “statu quo ante”? E se no, perché?

Con i più distinti saluti.

Gruppo UDC in Consiglio comunale
Eros N. Mellini – Marco Chiesa – Alessandra Noseda