Votazioni in Gran Consiglio sulle iniziative parlamentari “per una tariffa differenziata per lo smaltimento degli RSU” e “per proteggere i ticinesi dai rifiuti esteri”

All’ordine del giorno della prossima sessione del parlamento sarà evasa la nostra proposta di iniziativa, inoltrata dall’indipendente Seo Arigoni, che chiede l’adozione di una tariffa di smaltimento differenziata, dei rifiuti, una specie di “bonus malus”, per premiare i Comuni virtuosi che adempiendo al principio di causalità (tassa sul sacco o sul peso) producono molto meno rifiuti della maggioranza degli altri Comuni ticinesi.. Leggendo il rapporto di maggioranza che propone il rigetto dell’iniziativa, ci si può chiedere se i firmatari del rapporto sono coscienti del loro compito di far applicare i principi della giurisprudenza e sanno interpretare i dati sui rifiuti in Ticino.

Da un lato si riconosce il vantaggio della legge federale che chiede l’adozione del principio di causalità nel finanziamento dello smaltimento dei rifiuti (chi più inquina più paga) ma poi non si fa il necessario per far si che questa legge siamo rispettate dal Cantone rispettivamente dai Comuni.
Si dice che, mettendo in discussione le cifre pro capite dei rifiuti di Lugano, che la differenza con gli altri Comuni è minima, ma non si riconosce che la differenza con i Comuni che hanno una tassa causale (60 Comuni finora) sono enormi. Per esempio, secondo i dati del censimento 2009, la differenza, pro capite, fra il Comune di Lugano (338kg/abitante) e la media dei Comuni con la tassa causale (150kg/abitante) è di più del doppio, ciò che comporta una produzione di ca. 10’300 ton di rifiuti all’anno che vengono inceneriti, invece che riciclati.

Da notare che fra i primi 60 Comuni della classifica, per rifiuti pro capite, 59 Comuni sono quelli che hanno adottato la tassa causale. Più evidente di cosi!
Il Comune che ha meno rifiuti pro capite produce 112kg/abitante mentre quello che ne ha di più, evidentemente senza tassa causale, ne ha ben 686kg/ab. Ci sarà anche qualche furbo che porta il sacco in un altro Comune ma ci sono anche tanti menefreghisti che fanno poco o niente per separare i rifiuti.
A questo menefreghismo il legislatore (e le leggi federali ci sono) può ovviare adottando, non misure impositive, ma almeno delle misure economiche per favorire la separazione.

Il beneficio nel separare e riciclare meglio, per esempio come lo fanno i Comuni con una tassa causale, è di ben 37’000 ton/anno di rifiuti in meno da bruciare a Giubiasco. Dovrebbero essere evidenti a tutti i benefici per salute pubblica per le minori emissioni di diossine, furani, PM10, naporticelle ed altri inquinanti altamente cancerogeni, emessi dai camini dell’inceneritore. Esaltare il beneficio energetico nel bruciare rifiuti riciclabili, come fa la commissione citata, è una totale mancanza di rispetto per la salute dei cittadini.

La motivazione che l’adozione di una tariffa differenziata sia complicata e difficile ci lascia abbastanza perplessi, dato che si tratterebbe di fissare e gestire commercialmente due tariffe, una (per es. di 150 Fr./ton) per i Comuni con tassa causale e una più elevata (per es. 200 Fr../ton) per gli altri.. Le tariffe dell’energia elettrica e del telefono sono ben più complicate.
Ma la contraddizione più eclatante la scopriamo leggendo il testo del rapporto di maggioranza (nota bene della stessa Commissione della legislazione) al riguardo dell’iniziativa che chiede il divieto di importare rifiuti dall’estero. Qui si dice che non si può imporre un divieto cantonale perché contrasterebbe con il diritto federale.
Ma allora perché la legislazione federale (Legge sulla protezione dell’ambiente del 7 ottobre 1983) che chiede il finanziamento dello smaltimento dei rifiuti tramite una tassa causale non la si vuole rispettare o far rispettare, mentre quella sulla importazione di rifiuti esteri ci starebbe bene?
Non è un’interpretazione e applicazione “a la carte” della legislazione?
E questo da parte della Commissione della legislazione!

Sembra quasi di essere in Assurdistan o in Paradossistan!!

L'impianto di cui si continua a discutere