Il cinema iraniano ha stravinto la 61esima edizione del Festival internazione di Berlino con il film ‘Nader and Simin, a Separation’ del regista Asghar Farhadi, che ha conquistato l’Orso d’oro per la migliore pellicola e due Orsi d’argento, andati in blocco agli interpreti maschili e femminili.

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Il regista Asghar Farhadi

In nessun festival del cinema un film era riuscito a fare man bassa in maniera così massiccia di tanti prestigiosi riconoscimenti, con una premiazione corale che non esclude di fatto nessuno dei suoi protagonisti di primo e di secondo piano, compreso naturalmente il regista.
L’Orso d’argento della giuria e’ andato al film ungherese “Il cavallo di Torino” del regista Bela Tarr, mentre quello sempre d’argento per la migliore regia se lo e’ aggiudicato il tedesco Ulrich Koehler per il suo “Malattia del sonno”, girato in Kamerun.

Il premio per la migliore prestazione artistica e’ andato all’argentino “El Premio”, un’opera prima di Paula Markovitch, mentre quello per la migliore sceneggiatura lo hanno conquistato a pari merito l’americano Joshua Marston, che del film e’ anche il regista, e l’altro sceneggiatore albanese A. Murataj per “The Forgiveness of Blood”, il perdono del sangue.

Prima della consegna dei premi sul palco del Berlinale-Palast era stata posta dal direttore del festival, Dieter Kosslick, una sedia vuota con sopra un cartello con il nome del regista iraniano Jafar Panahi, che non e’ potuto venire a Berlino in quanto colpito da una condanna ad 8 anni di reclusione ed a 20 anni di divieto di esercitare la professione da parte del regime di Teheran.

Il presidente della giuria, Isabella Rossellini ha spiegato che sull’assegnazione dei premi “la giuria e’ stata quasi sempre d’accordo, con molti riconoscimenti attribuiti all’unanimita’”.

Sulla vittoria del film iraniano avevano scommesso quasi tutti, poiche’ nelle proiezioni e’ stato lungamente applaudito sia dai critici che dal pubblico. Al centro della vicenda c’e’ una storia di separazione, con la madre che vuole andare all’estero per offrire un futuro migliore alla figlia adolescente, mentre il marito non intende abbandonare il padre colpito dal morbo di Alzheimer, di cui si occupa una giovane donna incinta di estrazione popolare e molto religiosa.