Recentemente avevamo riportato la notizia (vedi articolo correlato) della protesta di gran parte dei giornalisti dell’informazione RSI, che presa carta e penna, avevano indirizzato una lettera a Dino Balestra esprimendo le proprie lamentele e sollevando forti dubbi sulle reali capacità di Edy Salmina di gestire l’organizzazione dell’informazione a Comano.

Ieri i Verdi del Ticino, che grazie al loro coordinatore Sergio Savoia, ex dipendente RSI, conoscono bene i meccanismi interni alla RSI hanno preso posizione chiedendo un’indagine esterna volta a far luce sulle disfunzioni fra le mura di Comano.

Mentre gli altri partiti, fatto salvo per i Comunisti, per il momento sembra non abbiano ancora realizzato cosa stia accadendo all’informazione “parte del tuo mondo”, gli ecologisti lanciano alcune proposte, spingendosi oltre e suggerendo tre nominativi di personaggi che secondo loro fornirebbero le garanzie necessari ad un’indagine seria e indipendente.

Edy Salmina: messo in discussione l'operato dell'Avvocato

I Verdi scrivono ad alcuni media affermando:”A nostro giudizio, vista la gravità di quanto riportato nella lettera e la massiccia adesione dei dipendenti del settore, s’impongono misure immediate e importanti. Riteniamo necessario che la direzione dell’azienda incarichi dei professionisti dalla provata esperienza di allestire un audit. Questa indagine permetterà di valutare in maniera oggettiva l’operato del direttore dell’informazione e, se sarà necessario, potrà proporre le misure idonee a riportare un clima professionalmente costruttivo nell’intero dipartimento dell’informazione.
È importante che la maggioranza dei professionisti chiamati a fare la valutazione qui proposta non sia ticinese; questo per evitare possibili tentativi d’ingerenza da parte di politici locali sull’operato degli esperti.
L’audit è un passaggio fondamentale per ristabilire serenità e un clima di lavoro proficuo che è interesse di tutti i cittadini, vista l’importanza dell’azienda per la vita sociale e politica della Svizzera italiana”.

I Nomi proposti:

Enrico Morresi, 41 anni di giornalismo attivo nei tre media principali, ora presidente della Fondazione del Consiglio Svizzero della Stampa

– Gianfranco Fabi, ex-vicedirettore vicario del “Sole/24 Ore” e direttore di Radio 24. Abita a Varese, da pochi mesi in pensione.

– Jean-Marie Etter, giornalista, Ginevra, direttore generale della Fondazione Hirondelle ed ex presidente di Reporters sans frontières.