Mi si permetta di esprimere a titolo personale alcune considerazioni in merito alla recente risoluzione del Consiglio di Stato che ha deciso di lasciare a mani vuote il progetto aggregativo iniziato nel 2000 tra Mendrisio e alcuni comuni dell’alto Mendrisiotto.

Tra questi vi è il nostro comune di Ligornetto , entrato a far parte dello studio per la seconda tappa 2012. Il comune ha aderito a questo importante progetto sin dall’inizio della presente legislatura, dedicandovi molte ore di lavoro fianco a fianco con gli altri comuni coinvolti, primo fra tutti Mendrisio. La creazione di questo polo urbano forte rappresenta un tassello importante ed indispensabile per il futuro della nostra regione.

Problemi viari da risolvere (tra i più importanti a livello cantonale), una gestione troppo frammentaria del nostro territorio e l’oggettiva difficoltà di un comune di dimensioni modeste come Ligornetto (1700 abitanti), di riuscire a far fronte ai bisogni dei cittadini e dei compiti comunali crescenti, spesso imposti da Enti superiori, evidenzia la necessità di unirsi per il bene della popolazione residente. Un comune come Ligornetto nella nostra realtà cantonale ha sempre meno spazi progettuali e meno risorse finanziarie ed umane.
Il progetto aggregativo, oltre ad avere ragioni economiche di scala da mettere sulla bilancia, nasce e vive dalla necessità di mettere in comune o in rete i servizi sociali, istituzioni educative, per gli anziani e le associazioni di volontariato sul territorio, permettendo che le risorse possano giovare quotidianamente a molti più cittadini. Credo che l’Alto Mendrisiotto 2012 possa rappresentare questo per noi .

Come apparso su alcuni articoli della stampa in questi giorni, è stato detto che gli aiuti di sostegno finanziario “corrispondono ad una visione coordinata ed unitaria” sul piano regionale e “la condizione base per poter beneficiare degli incentivi è la valenza strategica per lo sviluppo del Cantone” . In pratica, i processi aggregativi dovrebbero portare alla creazione o al consolidamento di città polo forti e di riferimento per la propria regione per beneficiare degli aiuti.
Ma allora il progetto aggregativo dell’Alto Mendrisiotto 2012, pur essendo stato sostenuto sin dall’inizio della presente legislatura, non corrisponde per il governo ad una visione coordinata ed unitaria e non serve per un consolidamento come città-polo forte per la nostra regione di riferimento? Mi risulta difficile vedere dove è avvenuto il cambiamento delle premesse che il governo ha sostenuto in questi anni.

Mi delude la decisione del Governo che, negando l’aiuto di sostegno finanziario promesso, mette in forse la riuscita del progetto come anche in alcune altre regioni penalizzate dalla decisione. In effetti, se il sostegno è solo a parole invece che un sostegno reale ed equo per tutti, lo scenario muta radicalmente per molti comuni svantaggiati. Mi ha colpito particolarmente la mancanza di dialogo con il governo uscente circa la distribuzione delle risorse per lo sviluppo dei poli d’aggregazione.
Un’opportunità persa per ridare quel valore all’impegno politico promesso che nelle campagne elettorali sembra essere di casa un po’ ovunque, ma troppo spesso non sopravvive fino alla fine della legislatura. Ci rimettiamo alla decisione di un Gran Consiglio uscente, sperando in una buona dose di saggezza in più che rispetti tutte le regioni senza privilegiarne alcuna a scapito di altre con i soldi di tutti i ticinesi.

Evelyne Battaglia, vicesindaco e candidata al Gran Consiglio PPD