«Resterò a capo della rivoluzione fino alla morte». Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi nel suo intervento in diretta TV, aggiungendo che «morirò come un martire, come mio nonno» e «Gheddafi resisterà. Libertà, vittoria, rivoluzione!».

Il dittatore libico alla Tv

«Io sono un rivoluzionario. Ho portato la vittoria in passato di questa vittoria si è potuto godere per generazioni», ha proseguito il colonnello nel suo furibondo discorso televisivo. «Sono un beduino rivoluzionario e la Libia guiderà l’Africa e l’America del Sud», afferma ancora.
«Tutte le nazioni africane ci considerano l’America, coloro che guidano il mondo, e anche le superpotenze hanno una buona considerazione del nostro Paese», ha detto il leader libico.

Consueti occhiali fumé, turbante color cammello e casacca con mantella sulla spalla ton sur ton, Gheddafi ha parlato, in piedi, con toni accalorati da guerriero beduino e spesso gesticolando con le mani. Dopo una quindicina di minuti dall’inizio del discorso al leader libico è stato portato un bicchier d’acqua.
I manifestanti sono «ratti pagati dai servizi segreti stranieri», ha proseguito, affermando che gli insorti sono «una vergogna per le loro famiglie e le loro tribù». «Uscite dalle vostre case: bambini, donne, uomini. Dobbiamo rendere le nostre strade sicure. Cacciate coloro che provocano la rivolta», ha detto. «I vostri figli stanno morendo per niente.» Gheddafi ha anche accusato USA e Italia di avere «distribuito ai ragazzi a Bengasi» razzi rpg.

Gheddafi ha poi parlato dalla propria abitazione nel centro di Tripoli bombardata da aerei americani nel 1986 e poi trasformata in una sorta di monumento nazionale. Una sua figlia adottiva morì nel bombardamento. Il colonnello ha anche affermato che in epoca coloniale la Libia «respinse l’avanzata dell’Italia».