È cominciata al quartiere generale di Bruxelles la riunione d’emergenza del Consiglio Atlantico della Nato a livello di ambasciatori per discutere il ruolo dell’Alleanza nella crisi libica. La riunione straordinaria è stata commentata in modo polemico dalla Francia. La portavoce del ministero degli esteri francese ha dichiarato di non vederne “la necessità”.

Prima dell’incontro a Bruxelles, il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha incontrato i ministri della Difesa della Ue, riuniti a Godollo (Budapest), per verificare – ha riferito il segretario – come è possibile aiutare “in modo pragmatico coloro che ne hanno bisogno e limitare le conseguenze di questi eventi”. “Chiaramente le priorità – ha detto Rasmussen – devono essere l’evacuazione ed eventualmente l’assistenza umanitaria”.

Secondo il segretario generale, “la Nato ha i mezzi che possono essere utilizzati in situazioni del genere e l’Alleanza Atlantica può agire come coordinatore se e quando uno stato membro individuale vuole agire”.

Paesi UE per sanzioni contro la Libia

Nel frattempo i paesi dell’Ue hanno raggiunto un accordo politico sulle sanzioni da imporre alla Libia, secondo quanto riferiscono fonti del ministero degli Esteri tedesco.

Le sanzioni, secondo le fonti, si basano su quattro punti: un embargo all’export di armi, un embargo all’export di beni che possano essere usati per la repressione, il congelamento dei beni della famiglia Gheddafi e il divieto di ingresso (nell’Ue) per la famiglia al potere.
Le sanzioni, sempre secondo le fonti, verranno approvate all’inizio della settimana prossima.