Il DFE commenta: Il Dipartimento continua a ritenere che la decisione del 14 febbraio 2011 applicava in maniera corretta la normativa legale.
Secondo quanto anticipa la RSI, in attesa di qualche comunicato stampa ufficiale del Governo il Consiglio di Stato ha deciso di concedere l’apertura dei negozi per il giorno di San Giuseppe.
Sarà l’aria delle imminenti elezioni, ma ancora una volta una decisione del DFE viene smentita dal Consiglio di Stato. Le forti critiche espresse da numerosi commerci hanno spinto il Governo ad accogliere il ricorso della Federcommercio, che aveva posto il problema della concorrenza con la vicina penisola, dove l’apertura dei negozi è garantita.
Il DFE a suo tempo aveva motivato la decisione con una sentenza del Tribunale federale e aveva deciso di non retrocedere dalla propria scelta. Oggi il cambio di rotta imposto dall’Esecutivo.
Il DFE prende posizione in un comunicato stampa delle 17:30 e scrive:
In merito alla decisione adottata oggi dal Consiglio di Stato, già nota a taluni organi di stampa, di accogliere il ricorso presentato dalla Federcommercio e di autorizzare quindi l’apertura generalizzata dei negozi il prossimo 19 marzo, il Dipartimento delle finanze e dell’economia non può esimersi dal confermare quanto già indicato nel comunicato stampa del 22 febbraio 2011 e rilevare quanto segue.
Pur rimettendosi evidentemente alle competenze del Consiglio di Stato quale autorità di ricorso, il Dipartimento continua a ritenere che la propria decisione del 14 febbraio 2011 applicava in maniera corretta la normativa legale su cui possono essere fondate eventuali decisioni di deroga all’obbligo di chiusura festiva dei negozi, alla luce in particolare dell’interpretazione precisata dal Tribunale federale nel 2006 con una sentenza riferita proprio alle aperture generalizzate dei negozi in giorni festivi non parificati alla domenica. La decisione dipartimentale confermava del resto una prassi applicata da allora senza eccezioni e sempre confermata su ricorso dal Consiglio di Stato.
I competenti servizi del Dipartimento hanno attentamente valutato predetti aspetti, che non sembravano oggettivamente lasciare margini di manovra. Ciò non toglie che anche il Dipartimento delle finanze e dell’economia avrebbe preferito, se vi fosse stata una sufficiente base legale, poter autorizzare l’apertura durante un giorno festivo aggiuntivo, consentendo così a questo importante settore della nostra economia di incrementare le entrate.
Al fine di disporre di una base legale chiara e di legalizzare prassi e situazioni di incertezza che con l’odierna decisione del Consiglio di Stato diventano ancor più confuse, il Dipartimento delle finanze e dell’economia auspica che il progetto di legge di imminente presentazione al Governo venga trattato da quest’ultimo e con celerità ed analoga attenzione per il settore, in modo da poter evitare in futuro simili situazioni equivoche e nuove decisioni episodiche.
Il Dipartimento tiene altresì a ricordare che soprattutto negli ultimi tre anni si è fortemente impegnato a condurre trattative tra le parti sociali per superare opposizioni incrociate che impediscono di concretizzare una regolamentazione chiara e garante del principio di certezza del diritto.