Due sono gli obiettivi da raggiungere per migliorare la situazione del turismo in Ticino: mirare all’eccellenza e rinsaldare il rapporto con gli amici confederati che rappresentano il cliente principale del nostro turismo. Bisogna tendere all’eccellenza non soltanto nelle strutture ricettive, ma anche nell’animazione e nei servizi al turista.

La formazione del personale di servizio e di chi si occupa di animazione è di fondamentale importanza. Non bisogna lesinare mezzi ed è necessario investire. La politica può intervenire con adeguati incentivi. Eccellenza vuol però anche dire preservare un territorio attrattivo e curato. Non è un caso che il Locarnese sia in controtendenza rispetto al resto del Cantone: oltre ad avere buoni alberghi, ha saputo dotarsi di un’importante struttura come il Lido di Locarno; inoltre, le valli sono per fortuna ancora molto attrattive paesaggisticamente. Il Sottoceneri sta pagando lo scotto di “errori” del passato (deleteria la partenza della collezione Von Thyssen Bornemisza da Villa Favorita), ma può recuperare bene con il LAC, il costruendo centro culturale di Lugano che darà slancio al turismo culturale e congressuale.

Benvenga anche l’Acquaparco di Rivera, che rappresenta una struttura non dipendente dalla meteo. Si tengano poi in considerazione anche le nicchie, come la riscoperta turistica della miniera d’oro di Sessa, attualmente allo studio. Eccellenza è infatti anche sinonimo di esclusività. E i rapporti con gli amici confederati? Beh, un’idea ce l’avrei. È simile a quella di Marco Solari con Gottardo 2020, ma potrebbe avere miglior successo. Perché non organizzare in Ticino per la prima volta nella storia elvetica la Festa nazionale di lotta svizzera? È un evento in grado di richiamare 250’000 spettatori. Trovatemi un modo migliore per interessare i nostri concittadini della Svizzera interna…

Giovanni Berardi, Alto Malcantone, Candidato GC n. 20, lista n. 5