Purtroppo si capisce molto bene che in quel di Melide la fantasia sia merce molto rara. Da un
DeDelirium che si ispira ad “AnnoZero”, e non poteva essere altrimenti con Leoni e Carrasco, ad un Fuorigioco con la consegna del “boccalino” a mo’ di Tapiro di Striscia la Notizia.
Chissà che rabbia nel dover fare i conti con la TSI che ebbe a trasmettere ai tempi di “Un’ora per voi” quale sigla “La Libertà” di Giorgio Gaber, il cui testo dice:


La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Peccato perché l’inno dei comizi del PC e recentemente cantato da Santoro è stato anche bruciato
dalla candidata PLRT al Gran Consiglio Giovanna Viscardi con lo slogan sul santino “libertà è partecipazione”, avrebbe fatto la sua porca figura all’inizio della trasmissione.

Non fosse finanziato da soldi pubblici ci si potrebbe anche fare una risata, ma così non è. La trasmissione è patetica. Emerge questa sensazione perché lo scopo primario è il divertimento dei conduttori (regia compresa) e non del pubblico.
In mezzo ci sono dei politici nostrani che si sforzano di sorridere e fanno finta di divertirsi, perché anche se non capiscono che ci stanno lì a fare lo fanno loro malgrado per un pugno di voti e di popolarità.

TeleTicino ci ridia la “Scimitarra” e il buon Beretta Piccoli, forse meno “chic” ma molto più spontanei e soprattutto che non si prendono troppo sul serio. TeleTicino rischia di scoppiare di bulimia-egocentrica.

Giosualdo Magro

PS: Vero, questa rubrica può essere accostata ad una esistente del CorSera. La differenza è che non pesa sui contribuenti ticinesi ed è di milizia.