Le misure per trasferire il traffico merci dalla strada alla ferrovia non ottengono ancora i risultati sperati, una situazione in cui il Ticino potrebbe giocare un ruolo chiave con evidenti vantaggi economici.
Le misure accompagnatorie a favore del trasferimento del trasporto merci da strada su rotaia non sono sufficienti e non corrispondono alle esigenze del mondo economico.

Questa è la triste conferma che deriva dai dati sull’incremento del traffico merci stradale relativi al 2010: siamo già sicuri che l’obbiettivo intermedio di 1 milione di transiti annui massimi sarà sorpassato. Il traguardo di 650 000 transiti per il 2018/2019, fissato dalla legge sul trasferimento del traffico merci, appare sempre più lontano.

L’opportunità economica per il Ticino
Il Canton Ticino ha la possibilità di svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di questo obbiettivo. Il Consiglio di Stato deve chiedere al Consiglio Federale ulteriori misure a favore del trasferimento, tenendo presente anche i vantaggi che ne deriverebbero per il cantone. I Verdi del Ticino sostengono le seguenti proposte:

1. La realizzazione di un progetto di trasferimento con l’applicazione di tecnologie ferroviarie di nuova generazione come proposto dall’associazione RailValley (vedi allegati a fondo pagina).

2. La creazione di un centro di competenza ferroviaria a Bellinzona e/o a Bodio, come proposto con diversi atti parlamentari dei Verdi e come chiede l’iniziativa “Giù le mani” (vedi allegato a fondo pagina)
Con queste misure si potrebbe trasferire una cospicua parte di trasporti da strada su rotaia con il grande vantaggio di creare centinaia di posti di lavoro altamente qualificati, con un indotto di diverse centinaia di milioni se non oltre il miliardo di franchi.

La Costituzione va rispettata!
I Verdi chiedono in particolare al Consiglio di Stato d’impegnarsi per il rispetto dell’articolo sulla protezione della regione alpina (articolo No. 84 sul transito alpino), come fissato nella costituzione, ovvero di investire almeno la stessa energia a favore del raggiungimento dell’obiettivo dei 650 000 transiti annui, di quanta ne mette a favore del raddoppio della galleria stradale del S. Gottardo, che sarebbe addirittura anticostituzionale.
Progetto di trasferimento S. Gottardo

Polo d’innovazione ferroviaria