Sono un tifoso del Lugano. Da tifoso, ragionando unicamente di pancia col fervore e la passione di chi tiene alla propria squadra, naturalmente sarei per un bellissimo e moderno stadio da Super League a Cornaredo costruito appositamente e unicamente per l’FC Lugano.

Ma il mio sentimento da tifoso non deve assolutamente prevalere sulla ponderazione e sulla ragione che un politico, che aspira a lavorare per tutto il Ticino, deve avere.

Nel 2011 non possiamo piú accettare un cantone unito sulla carta ma diviso nella realtà tra nord e sud.
In un periodo dove un eccessiva crescita e dove soprattutto gli sprechi vanno evitati,
in un periodo dove si vuole mettere un freno alla speculazione edilizia e agli insediamenti di nuovi centri commerciali,
in un periodo dove si vogliono trovare soluzioni adeguate a risolvere i problemi del traffico,
si riescono a pensare dei progetti che vanno proprio nel senso opposto.

A Castione infatti non solo vogliono costruire solamente uno stadio per la Super League ma addirittura un centro commerciale polivalente. Sia chiaro che se dovesse passare la moratoria sui nuovi centri commerciali, proposta con una mozione dal gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi, un progetto del genere non dovrebbe neppure essere nominato.

Capisco quindi perfettamente le incomprensioni di Edmond Isoz, direttore della Swiss Football League, che si domanda come mai in Ticino non si riesca a trovare soluzioni condivise ma soprattutto unitarie.

Ebbene sì, perché come lo stesso Monte Ceneri divida il Ticino tra nord e sud, potrebbe benissimo unirlo in un investimento comune. Un investimento che porterebbe a risparmiare molte risorse. Lo stadio verrebbe costruito in una zona nella quale sarebbe anche molto piú semplice organizzarsi a livelli logistici, a livelli di sicurezza e non da ultimo di traffico.

La stessa federazione di calcio verrebbe incontro, come avviene in moltissimi altri casi, ed organizzerebbe i calendari
di calcio in modo di alternare le partite in casa delle due squadre ticinesi.

Sarebbe la soluzione piú logica e semplice. Per realizzarla servirebbe peró un bel bagno di umiltà da parte di tutti.
Bisognerebbe tornare sul pianeta terra e far sedere ad un tavolo tutte le parti per discutere e trovare la soluzione migliore.

Rodolfo Pulino
Candidato al Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi