E anche quest’anno ci siamo. L’8 marzo è arrivato. La “Festa della Donna”. Un giorno durante il quale alle donne più fortunate viene donato il solito mazzolin di mimose e alle quali vengono fatti gli auguri.
Questa festività ha origini lontane e si celebra da ormai più di cento anni.

Durante questi ultimi molto è cambiato della percezione della figura femminile all’interno della società, più o meno in tutto il mondo (almeno in quello occidentale), anche se ancora tutt’oggi vigono delle dispute aperte sulla parità tra uomo e donna in alcuni ambiti ben precisi della società.
Oggi mi asterrò dall’iniziare un discorso politico e vorrei maggiormente puntare sull’aspetto umano a cui dovrebbe richiamare questa giornata.

Una giornata dedicata alla Donna, a quella creatura che dona la vita, che la prende in mano e fa di tutto per mantenerla. Una creatura che non si arrende mai, e alcune volte è talmente testarda da riuscire a conquistare anche la parte più dura di un mondo per molti versi maschio-centrico.
Quella Donna che può essere vostra madre, o può essere stata vostra nonna, o addirittura che sarà la bimba che state crescendo e proteggendo ora.

La nonna che lavorava al posto di suo marito nelle fabbriche durante la seconda guerra mondiale e ha cresciuto i vostri genitori senza l’aiuto di nessuno.
La madre che per il vostro bene ha tenuto duro in molte circostanze, senza lasciarsi andare, lavorando sodo e riuscendo a gestire il tutto in modo ottimale.

Le ragazze madri che con i tempi che corrono hanno coraggiosamente deciso di dare veramente vita alla vita e che quotidianamente lottano con i problemi casalinghi, con l’ambiente lavorativo e – diciamolo – con i preconcetti di una società che ancora non riesce ad accettare la figura della ragazza-madre.
Queste sono le Donne alle quali dovrebbe essere dedicata la giornata di oggi, le coraggiose e dure, ma amorevoli e dolci. Coloro che sanno dove sono e dove vogliono andare. Coloro che hanno preso in mano le redini della società non facendosi impaurire dal maschilismo imperante in alcuni settori o ambiti di attività.
Sono queste le Donne. E queste siete proprio voi!

Elisa Maiorano e Renza De Dea
per le donne de La Forza Civica