Silvio Berlusconi avrebbe compiuto – secondo quanto scrivono i PM nel documento di chiusura delle indagini notificato a Mora, Minetti e Fede – atti sessuali dietro pagamento “di corrispettivo in denaro e altre utilita’ presso la residenza in Arcore nelle date del 14 febbraio, 20 febbraio, 21 febbraio, 27 febbraio, 28 febbraio, 9 marzo, 4 aprile, 5 aprile, 24 aprile, 25 aprile, 26 aprile, 1 e 2 maggio 2010”.

Fede si occupava delle “selezioni”

Compito di Emilio Fede – sempre nella ricostruzione effettuata dai pm nel documento di chiusura delle indagini – era quello di “valutare di persona, preventivamente, la rispondenza dei requisiti estetici” delle ragazze invitate nella residenza del premier. Fede “si adoperava, anche congiuntamente con Mora per l’individuazioner delle giovani donne disposte a prostituirsi presso la residenza in Arcore di Silvio Berlusconi, informandosi personalmente sulle caratteristiche fisiche delle ragazze disponibili”; organizzava, inoltre, in alcune occasioni, l’accompagnamento da Milano ad Arcore di alcune partecipanti alle serate mettendo a disposizione le proprie autovetture, inducendo e favorendo l’attivita’ di prostituzione in particolare di cinque ragazze”.

I PM contestano i fatti a partire dal settembre 2009
La procura di Milano contesta la prostituzione minorile a partire dal settembre 2009. Secondo i Pm milanesi dunque Ruby sarebbe stata ad Arcore la prima volta quando ancora aveva 16 anni e non 17 come era stato supposto quando si era parlato del suo arrivo a Villa San Martino a partire dal febbraio 2010. Per quanto riguarda invece le accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione, i fatti, sempre secondo l’accusa, si riferirebbero al periodo tra l’inizio del 2009 e il gennaio del 2010.

I Legali di Berlsuconi smentiscono: fuori da ogni realtà queste affermazioni
“Mai sono avvenuti i fatti descritti, mai il presidente Berlusconi si e’ trovato coinvolto in situazioni quali quelle prospettate”. Lo afferma Niccolo’ Ghedini in una nota. “Si e’ sempre trattato di incontri conviviali piu’ che corretti e senza nessuna implicazione sessuale come e’ stato testimoniato da decine e decine di persone presenti. L’ipotesi poi che vi siano stati addirittura tredici incontri di natura sessuale fra il presidente Berlusconi e Karima El Mahroug – sottolinea il deputato Pdl e legale del premier – e’ totalmente fuori da ogni realta’, in contrasto con le dichiarazioni della stessa che ha ripetutamente affermato di non aver mai avuto nessun rapporto sessuale con il Presidente Berlusconi, essere stata ad Arcore due o tre volte, di essersi presentata come egiziana, parente del Presidente Mubarak e ventiquattrenne”. “Si tratta di ricostruzioni fattuali, illogiche, inverosimili e che non potranno – cocnlude – che dimostrarsi inesistenti al primo vaglio processuale” .