Le forze libiche fedeli a Muammar Gheddafi hanno sospeso tutte le operazioni militari per garantire la protezione dei civili, in linea con la risoluzione Onu che ha imposto la no-fly zone.

L’immediato cessate il fuoco e’ stato annunciato dal ministro degli Esteri libico Mousa Koussa. Poco prima, Muammar Gheddafi aveva avvertito che le sue forze avrebbero reso infernale la vita a chiunque avesse attaccato la Libia: il monito era contenuto in un’intervista rilasciata dal colonnello alla tv di Stato portoghese qualche ora prima che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu autorizzasse l’imposizione di una No fly-zone sul Paese nordafricano e tutte le misure necessarie ad attuare la risoluzione.
“Se il mondo impazzisce, lo faremo anche noi – aveva avvertito il leader libico – Reagiremo, renderemo infernale la vita a costoro. Cosa e’ questo razzismo, questo odio? – aveva chiesto polemicamente Gheddafi.
Parigi pronto all’attacco. Gheddafi avverte: sarà l’inferno.
Braccio di ferro tra Gheddafi e l’Onu che ieri sera ha deciso di imporre la no-fly zone sulla Libia. Il portavoce del governo francese ha annunciato che le operazioni militari sulla Libia per fermare le forze di Muammar Gheddafi avverranno in tempi rapidi, “questione di ore”, e le Francia vi partecipera’. La stessa fonte ha sottolineato che “l’intervento militare non sara’ un’occupazione del territorio libico, ma un dispositivo di natura militare per proteggere la popolazione libica e aiutarla a realizzare la sua aspirazione di liberta’”.

EuroControl, l’organizzazione pan-europea che coordina i controlli del traffico aereo di 39 Paesi, tra cui i 27 appartenenti all’Unione Europea nonche’ la Russia, ha riferito di aver ricevuto da tutti gli Stati membri il sollecito a “vietare ogni volo civile” diretto verso la Libia, o che comporti comunque l’ingresso nello spazio aereo di quest’ultima oppure il sorvolo del suo territorio.
“Respingeremo ogni richiesta del genere”, ha avvertito una portavoce.(agi)