Ecco i punti principali della risoluzione 1973 delle Nazioni Unite, adottata giovedì notte con 10 voti favorevoli su 15, che sancisce il ricorso alla forza bellica e ai bombardamenti aerei contro le truppe del colonnello libico Muammar Gheddafi.

Il Consiglio di sicurezza, richiamando la sua risoluzione 1970 (2011) del 26 febbraio 2011
– Deplorando che le autorità libiche non rispettino la risoluzione 1970 (2011)
– Dichiarandosi preoccupato per il deterioramento della situazione e le pesanti perdite civili
– Ricordando la responsabilità che incombe alle autorità libiche di proteggere la popolazione libica
– Condannando la flagrante e sistematica violazione dei diritti dell’uomo, le detenzioni illegali, le sparizioni di civili, le torture e le esecuzioni sommarie
– Condannando gli atti di violenza e di intimidazione che le autorità libiche commettono contro i giornalisti
– Considerando che gli attacchi generalizzati e sistematici attualmente commessi in Libia contro la popolazione civile possono costituire crimini contro l’umanità
– Dichiarandosi risoluto ad assicurare la protezione dei civili e dei settori in cui vivono e ad assicurare l’operare senza ostacoli dell’aiuto umanitario e la sicurezza del personale umanitario
– Ricordando che la Lega dei paesi arabi, l’Unione africana e il Segretario generale dell’Organizzazione della Conferenza islamica hanno condannato le violazioni gravi dei diritti dell’uomo e del diritto umanitario internazionale che continuano a essere commesse in Libia
– Considerando la decisione del 12 marzo della Lega dei paesi arabi di chiedere una zona di esclusione di sorvolo nei confronti dell’esercito libico e di creare zone protette nei settori esposti ai bombardamenti
– Considerando l’appello al cessate-il-fuoco immediato lanciato dal Segretario generale il 16 marzo 2011

In virtù del capitolo VII della Charta delle Nazioni Unite
– Esige l’immediato cessate-il-fuoco e la cessazione di ogni tipo di violenza e di attacchi contro la popolazione
– Sottolinea che vanno intensificati gli sforzi per giungere ad una soluzione della crisi che soddisfi le rivendicazioni del popolo libico. Il Segretario generale ha chiesto a un suo emissario di rendersi prossimamente in Libia e il Consiglio di pace e di sicurezza dell’Unione africana ha deciso di mandare in Libia un Alto comitato ad hoc per facilitare un dialogo che porti alle necessarie riforme politiche
– Esige dalle autorità libiche che rispettino gli obblighi del diritto internazionale, compreso il diritto umanitario, il diritto dell’uomo e i diritti dei rifugiati
– Autorizza gli Stati membri che hanno trasmesso al Segretario generale una notifica al riguardo e agiscono a titolo nazionale o nell’ambito di organismi o accordi regionali e in collaborazione con il Segretario generale a prendere tutte le misure necessarie per proteggere la popolazione e le zone civili in Libia minacciate d’attacco, compresa Bengasi, escludendo il dispiego di una forza di occupazione straniera sotto qualsiasi forma
Decide di vietare tutti i voli nello spazio aereo della Libia alfine di aiutare a proteggere i civili e di garantire la stretta applicazione dell’embargo sulle armi
– Decide che il divieto non si applicherà ai voli di ordine umanitario nell’interesse del popolo libico
– Autorizza gli Stati membri e gli Stati della Lega araba a prendere tutte le misure necessarie per far rispettare il divieto di volo e fare in modo che nessun velivolo sia utilizzato per attacchi contro la popolazione civile
– Chiede agli Stati in questione di coordinare ogni azione fra di loro e con il Segretario generale
– Decide che tutti gli Stati proibiranno a qualsiasi velivolo registrato in Libia, privato o nazionale, di decollare o di atterrare, salvo se il volo è stato approvato in anticipo dal Comitato o in caso di un atterraggio d’urgenza.
– Decide che il congelamento dei beni viene applicato ai fondi, ad altri averi finanziari o risorse economiche che si trovano sul territorio degli Stati membri, che sono detenuti o controllati direttamente o indirettamente dalle autorità libiche o da persone o entità che agiscono per esse
– Si dichiara risoluto a controllare che tali beni siano in una tappa ulteriore e il più presto possibile messi a disposizione del popolo libico e utilizzati per il suo profitto